Parliamo un pò di condensatori carta e olio

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    Argomento ricorrente i condensatori carta e olio, qui due parole sulla loro storia.
    I grandi surplussari usati dalla NATO per radiare materiale non più usato sono stati per molti anni il paradiso per appassionati autocostruttori.
    In ogni paese NATO ce n'era più di uno.
    Con il dissolvimento del PATTO DI VARSAVIA si resero disponibili in occidente grandi quantità di componenti per noi inservibili perche montati su mezzi di produz sovietica.
    Valvole russe compatibili con le occidentali ce n'erano poche perchè sebbene i russi negli anni 50 e 60 avessero per lo piu copiato la produz americana, si preoccuparono di introdurre differenze di piedinatura e dimensioni che le rendevano incompatibili.
    Molte valvole erano anche compatibili, specie quelle per uso audio, ma sempre con differenze costruttive dovute per lo piu all utilizzo di materie prime piu scadenti.
    I condensatori a carta e olio blindati erano delle esatte copie delle specifiche americane che esistevano nei decenni precedenti.
    Il contenitore metallico solitam verniciato di verde militare, sono prodotti abbastanza equivalenti ai meravigliosi americani Sprague Vitamin Q, agli Aerovox, Good All, Sangamo, Cornell Dubilier, Astron, ecc
    Questi condensatori come vedremo, non erano soltanto dei carta-olio.
    I normali carta-olio vennero usati a partire dai prodotti di Marconi negli anni 10.
    Tubetti in vetro con rotolo di carta oleata chiusi alle estremità con resina colofonia, cera, resine bituminose o prodotti similari.
    La loro durata era direttamente proporzionale alla tenuta d'aria e al calore cui erano esposti.
    Col tempo e i continui riscaldamenti-raffreddamenti la resina si seccava e ritirava e perdevano isolamento.
    Negli anni 60 il vetro venne sostituito da tubetti di alluminio e la sigillatura veniva fatta con gomma.
    Anche questi nel tempo perdono isolamento.
    L'intera produz giapponese valvolare anni 60 appartiene a questa schiera.
    Tutti questi carta-olio erano destinati al settore civile.
    Ma i blindati di cui sopra erano dispositivi molto speciali.
    Chiusi in contenitori amagnetici in lega, con speciale olio (molto tossico) internamente e terminazioni in quarzo per la sigillatura.
    Progettati per sopportare accelerazioni formidabili, pressione e soprattutto temperatura.
    Lo standard restrittivo americano JAN prevedeva una temperatura massima DI ESERCIZIO di 125 gradi.
    Ovvero temperature che nessun condensatore a film plastico può permettersi.
    La stabilita in temperatura leggendaria li rende inarrivabili.
    Anche i migliori polipropilene o poliestere con il calore variano i loro parametri pesantemente.
    Tornando sul pianeta terra e terminando il panegirico per dare a Cesare cio che e di Cesare, sonicamente i polipropilene sono generalmente assai argentini (aperti sugli acuti), i poliestere hanno gamma media un po grossolana, laddove invece i PIO suonano apparentem piu cupi, ma in realtà il dettaglio sull estremo alto è anche migliore.
    Attenzione: purtroppo i PIO non suonano tutti uguali.
    Nondimeno quando si tara il suono di un preampli, in presenza di tonalita tendenti al cupo, introdurre un polipropilene in serie al segnale può risolvere brillantemente la cosa.
    Va detto che le differenze soniche tra i vari poliestere ci sono, e talvolta si avvicinano molto ai carta-olio.
    Sono i vecchi Philips anni 60, certe serie Wima, gli Sprague orange.
    Mentre la produzione recente suona quasi tutta innaturale e fastidiosa.
    A volte dei poliestere recuperati da vecchi tv e quindi belli stagionati possono dare buoni risultati.
    Anche in questi casi la "galina vecia fa bon brodo".
    Ecco...credo di aver un po sviscerato la questione.

    Edited by tunedguy57 - 3/1/2024, 11:08
     
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    Dei vecchi Arcotronics verdi cosa mi dici? Li ho visti spesso montati su amplificazioni vintage sia a valvole che a transistor

    Tornando ai PIO, sono ormai diventati carissimi.
    Dal quel che ricordo il Pioneer SA500 per il mercato USA ne montava una coppia(se non erro, o forse uno solo), invece quelli per il mercato europeo no. Un nostro caro amico sul forum ne ha due esemplari e quello con i carta e olio suona meglio
    Non ricordo però se sia un SA500 o un SA500A
     
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    E pure io ne ho due.
    Uno col Sprague a carta e olio che ho montato io.
    L'altro senza.
    Ma fu proprio una svista della Pioneer che montò un condensatore di troppo, e soppressi il sovranumerario.
    Ne parlai col Walter, che probabilmente fece poi anche lui la modifica.
    Quanto alla versione americana e europea, non credo ci siano differenze.
    Non su un entry level di un marchio cosi importante almeno.
     
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    Perfetto non finisco mai di imparare nuove cose :) , se volessi fare anche io la modifica quali sarebbero i condensatori da rimpiazzare ?

    Edited by Porsenna - 3/1/2024, 21:16
     
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    Dovrò andare a vedere...
     
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    Senza fretta e quando hai tempo. Grazie 🙂
     
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    Seguo con interesse.
    Ho utilizzato i PIO russi in diversi apparecchi a valvole e devo dire che all'inizio il suono non convinceva del tutto: Come dice Federico appaiono un po' chiusi all'inizio ma dopo alcune ore di utilizzo il suono si sistema (assuefazione o forse anche rodaggio?).
    Purtroppo anche le scorte di carta olio sovietici si stanno esaurendo con conseguente aumento di prezzo... Certo non quanto i militari americani che hanno ormai prezzi da gioielleria.
    Una cosa da tenere presente per i russi sono le dimensioni discretamente superiori alle controparti USA (che già non sono certo di dimensioni ridotte) che purtroppo ne rendono impossibile l'utilizzo quando lo spazio è poco.
    Porsenna gli Arco in poliestere secondo me non sono affatto male (parlo di quelli turchese), hanno restituito la voce ad un pre Fisher su cui erano stati montati dei pessimi poliestere moderni. Sono piccolini, entrano ovunque e si trovano ancora a prezzi umani.
     
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    Si, ha ragione Simone, gli Arco sono sempre stati ottimi poliestere, molto usati anche nei tv degli anni 60.
    Strumentalmente fanno quello che fanno tutti i poliestere, e quindi lo fanno bene.
    Ma non esiste test strumentale che possa spiegare le differenze soniche tra i vari poliestere.
    Questa cosa può affascinare ma per un progettista è una rogna pura e semplice perchè comporta test di ascolto aggiuntivi e mirati, e gran dispendio di tempo.
    Purtroppo le dimensioni dei carta-olio spesso non permettono di metterli dove si vorrebbe.
    La ragione è che tendenzialmente son fatti per tensioni molto elevate.
    La Sprague produceva per le avioniche anche dei PIO da 200volt, ma sono sempre stati rarae aves nel circuito surplus.
     
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    CITAZIONE (gullaz @ 4/1/2024, 11:56) 
    gli Arco in poliestere secondo me non sono affatto male (parlo di quelli turchese), hanno restituito la voce ad un pre Fisher su cui erano stati montati dei pessimi poliestere moderni. Sono piccolini, entrano ovunque e si trovano ancora a prezzi umani.

    Ciao Simone , è un piacere rivederti :)
    Gli Arco turchese infatti sono gli unici che non mi sono mai sognato di rimpiazzare, per questo chiedevo lumi.
    Li ho visti montati su molte elettronice, tanto per dirne una il mio Dynaco SCA35 ne è pieno :)
     
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    Ciao Duccio! è un po' che non ci si sente.
    A proposito dei carta-olio Sprague ho un'aneddoto divertente ..
    Anni fa ne presi una manciata su ebay USA, contento finalmente di avere trovato i valori che mi servivano a prezzo non da rapina.
    Insomma, aspetta che ti aspetta ma non arrivavano mai. Al tracking risultavano fermi in dogana a Milano da settimane.
    Un bel giorno mi arriva una lettera cartacea del ministero della salute che mi chiedeva di dichiarare che uso ne avrei fatto. Il tutto accompagnato da una serie infinita di moduli da compilare e restituire per posta.
    Devo dire che ci ho messo un po' a capire cos'era successo: questi geni della dogana avevano letto "Vitamin Q" e avevano messo sotto sequestro pensando si trattasse di qualche integratore alimentare misterioso! Non vi sto a raccontare i mal di testa per farmeli restituire...
     
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    :) Pensavano fosse qualche integratore vitaminico "strano" :D :D

    A me capitò una cosa simile all'aereoporto di Dubai durante lo scalo , ma non per dei condensatori, era Glucosamina che avevo comprato in Malesia per le articolazioni di mia madre. In italia 30 pasticche costavano circa una quarantina di euro all'epoca, in Malesia 1000 pasticche circa 20 dollari.
    Mi tennero piu di 2 ore alla dogana dell'aereoporto e proprio non gli tornava questa faccenda, fortuna volle che capitò un medico inglese (a cui stavano controllando il bagaglio) che spiego la situazione, fu cosi che riuscii a tornare in Italia con il farmaco ed un gran giramento di scatole per l'accaduto.
     
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    CITAZIONE (Porsenna @ 4/1/2024, 16:11) 
    :) Pensavano fosse qualche integratore vitaminico "strano" :D :D


    Mi tennero piu di 2 ore alla dogana dell'aereoporto

    Posso immaginare lo stress di essere fermati dagli ufficiali della dogana negli Emirati.. :woot:
     
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    CITAZIONE (tunedguy57 @ 4/1/2024, 13:10) 
    Ma non esiste test strumentale che possa spiegare le differenze soniche tra i vari poliestere.

    Infatti in realta' non ho mai capito il rapporto fra le prestazioni in termini assolute e il suono di un condensatore:qualunque ingegnere o perito elettronico ti dira' che un polipropilene è superiore ad un poliestere in tutti i parametri, se poi gli racconti che ancora utilizzi dei carta-olio magari ti ride in faccia.
    Ti sei fatto un'idea del perche' alcuni (magari inferiori sulla carta) suonano meglio di altri?
     
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    Analisi oggettive per forza di cose devono riferirsi a rilevazioni strumentali.
    Il polipropilene il polistirolo e il teflon sulla carta si avvicinano al condensatore ideale.
    Resistenza serie bassisima, resistenza parallelo infinita...
    Eppure un condensatore a carta puo piacere di piu.
    Forse per una percezione acustica che arretra i medioacuti.
    Il condensatore a carta sotto misura ha valori di ESR maggiori, e l'isolamento è inferiore al polipropilene e altri film plastici.
    Vien da pensare che si potrebbe tentare di peggiorare le prestazioni strumentali di un polipropilene e vedere se poi assomiglia a un condensatore a carta...
    Aggiungendo resistenze e/o induttanze...
    Sarebbe un esperimento simpatico.
    quasi quasi .... Hehehe
     
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    CITAZIONE (tunedguy57 @ 6/1/2024, 11:38) 
    Vien da pensare che si potrebbe tentare di peggiorare le prestazioni strumentali di un polipropilene e vedere se poi assomiglia a un condensatore a carta...
    Aggiungendo resistenze e/o induttanze...
    Sarebbe un esperimento simpatico.
    quasi quasi .... Hehehe

    Sarebbe interessante.
    Magari poi si viene a scoprire che i Mundorf Super Silver Platinum Diamond da centinaia di euro non sono altro che dei polipropilene metallizzato con qualche resistenzina dentro.
     
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