La timbrica è misurabile?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Vecchia conoscenza

    Group
    Member
    Posts
    387
    Location
    Mestre

    Status
    Offline
    Ero iscritto a diversi gruppi fb di hifi, un giorno sono rinsavito (mi sono rotto le palle) e ne sono uscito.
    A quel punto ne seguivo saltuariamente ed esternamente solo due: uno per legame affettivo e uno perché mi sembrava tecnicamente più interessante.
    Un giorno, veramente per sbaglio, mi sono re-iscritto e, avendone la possibilità, ho risposto ad un post...
    Si discuteva della bontà di un tw JBL e ad un certo punto, io ho affermato che alla fine, a parte la risposta in frequenza e l'efficienza, la cosa che più mi interessa è la timbrica e che questa (fortunatamente 😆) non è misurabile.
    Apriti cielo! I super tecnici mi hanno praticamente coglionato, non rispondendo alle mie perplessità. Mi viene così rispisto:
    "L'unità di misura della timbrica è il dB.
    Il plot della timbrica di un diffusore in un punto dello spazio si chiama diagramma di risposta in frequenza in quel punto."
    E poi:
    "La timbrica si misura con due curve di risposta ricavate da una stessa risposta all'impulso. La prima curva va finestrata strettamente, in modo di includere solo l'arrivo diretto di energia dal singolo diffusore (ed in questo modo si capirà poco della risposta alle basse). La seconda curva sarà invece finestrata temporalmente in modo di includere tutte le riflessioni ed il riverbero: da questa curva si valutano le basse frequenze non transienti. La prima curva ci farà capire qual è l'equilibrio timbrico del diffusore nel caso di segnali transienti. La seconda curva ci mostrerà l'equilibrio timbrico con i segnali sostenuti nel tempo.
    Come vedi, si tratta di UNA misura (la risposta all'impulso), che va interpretata in ALMENO due modi diversi, per trarne delle indicazioni affidabili e ripetibili."
    Io allora ho asserito:
    "Non vorrei riaprire una discussione sulla misurazione della timbrica, ma è proprio questo il nocciolo del discorso. I fatto anche i decibels non sono una grandezza fisica, ma un rapporto logaritmico tra grandezze omogenee, ci fa capire quanto sia volubile la percezione del suono.
    Lo strumento che misura un TIMBRICA esiste ed è in nostro orecchio! Peccato che sia diverso per ognuno di noi.!😁

    Preso dal web:
    Si utilizza il decibel (dB) per rappresentare in scala logaritmica rapporti di tensioni e potenze d’onde elettromagnetiche o pressioni e potenze d’onde meccaniche.
    La notazione dB senza nessuna lettera aggiuntiva è una grandezza relativa e rappresenta in scala logaritmica un rapporto di grandezze omogenee; è un numero puro non ha quindi una dimensione fisica. Esempio il valore di attenuazione o guadagno che subisce un onda.
    Diventa un valore assoluto di una grandezza fisica e quindi ha dimensioni fisiche, quando il rapporto è riferito ad un preciso valore assoluto, detto di riferimento. In questo caso alla notazione dB è associata un’altra lettera."
    Ho tralasciato le risposte date con ignorante sufficienza.

    Voi come la pensate?
     
    .
  2. Alysium
     
    .

    User deleted


    Quanto detto riguardo al dB (web) è corretto; in genere per timbrica si intende l' insieme dei diversi rapporti (esprimibili sia in dB che in altri valori numerici) che stanno fra la nota fondamentale (strumento musicale, nel caso) e il relativo contenuto armonico, e questo è rilevabile tramite un analizzatore di spettro; il difficile sta nell'avere un preciso riferimento di confronto (non credo esista un insieme di valori di riferimento che stabiliscano quale sia una "timbrica corretta")
    In conclusione, sempre se ho compreso i termini del problema, la timbrica sarebbe "rilevabile", ma, in mancanza di un preciso termine di riferimento. non misurabile.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Vecchia conoscenza

    Group
    Member
    Posts
    387
    Location
    Mestre

    Status
    Offline
    Grazie. Potrebbe essere "interpretabile"?
     
    .
  4. Alysium
     
    .

    User deleted


    Non saprei, l'argomento è piuttosto complesso e io ne ho solo una piccola infarinatura; l'unica cosa che posso dire riguarda l'errore riportato sul testo di apertura ("l'unità di misura è il dB") in quanto il dB (così espresso) non rappresenta una unità di misura, ma un rapporto fra 2 grandezze; il sistema di misura descritto non riesco a capirlo, ma probabilmente è un mio limite.
    Attendiamo pareri più autorevoli.
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Vecchia conoscenza

    Group
    Member
    Posts
    387
    Location
    Mestre

    Status
    Offline
    La pensiamo allo stesso modo. Il dB non è una grandezza fisica. Quindi non può misurare nulla in assoluto.
    La mia affermazione iniziale era evidentemente una bonaria presa di posizione contro chi misura tutto e troppo, a favore di chi dopo aver verificato il buon interfacciamento tra i componenti, si lascia guidare dal proprio strumento.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Group
    Administrator
    Posts
    4,578
    Location
    Trieste

    Status
    Anonymous
    "Timbrica" altro non è che l'aggettivo riferito al timbro, oppure il sostantivo che definisce in generale lo studio del timbro.
    Sinceramente credo sia stata una cagata colossale introdurlo nell'uso comune da parte delle riviste italiane.
    Nel mondo quello che noi chiamiamo "timbrica" viene chiamato molto più giustamente "timbro".
    Questo ciò che penso riguardo al nudo vocabolo.
    Poi, passando al significato di "timbro" leggiamo in wikipedia:

    "Mentre le altezze sonore, le durate e le intensità possono essere "quantificate" e ordinate lungo una scala perché grandezze fisiche oggettive e misurabili rispettivamente con frequenzimetri, cronometri e fonometri in modo tale da essere definite in base a un'unica dimensione, ciò non può essere realizzato per il timbro che è una grandezza multidimensionale.

    Il timbro è determinato dallo spettro armonico (dato dalle sempre differenti distribuzioni di energia delle armoniche) in particolare dallo spettro di fase e di ampiezza della serie delle armoniche e dal profilo dinamico (attacco, decadimento, sustain e rilascio - vedi ADSR). Le armoniche di un suono musicale fondamentale, detto anche primo armonico, sono frequenze che si sviluppano insieme al fondamentale e si presentano sempre nella medesima successione (serie schematica senza intervalli), quale che sia la frequenza matrice o strumento che la emette (con le eccezioni di alcuni strumenti quali il violino nelle componenti spettrali alte , il clarinetto , l'oboe), e sono sempre delle addizioni della frequenza originaria ma di variabili intensità. "

    Da qui si evince che "la timbrica" oltre ad essere un pseudo-mostro lessicale non è misurabile.

    Molto più correttamente, in alta fedeltà, è il caso di parlare di "equilibrio tonale".
    Visto che sia i diffusori che gli amplificatori che tutto quel ciarpame che sta dietro ai nostri ascolti è chiamato ad un dovere tassativo, ovvero quello di "non avere un suo timbro" poichè si parla di riproduttori e non di generatori di suono, non si vede perchè si debba andare a scomodare il timbro per definire una qualsiasi di queste "porcherie".

    In particolare un diffusore, che è nella catena d'ascolto quello più è soggetto a variazioni di equilibrio tonale, è passibile di:

    Test di risposta in frequenza
    Risposta in fase
    Misura del Q in cassa
    Modulo di Impedenza
    Argomento di impedenza
    Time energy
    Risposta ai transitori (i famosi tone burst)
    Panoramicità (diagrammi polari)
    Distorsione armonica in funzione della frequenza
    Distorsione armonica in funzione della potenza
    Distorsione di intermodulazione


    E si pensi che due diffusori ipoteticamente capaci di fornire tutti questi dati rilevati identici tra loro, sono ancora capaci di dare un suono (anche parecchio) diverso alle nostre orecchie!

    E poi vengono a parlarci di "timbrica misurabile" ......ma per favore!

    Edited by tunedguy57 - 11/12/2018, 14:57
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Group
    Administrator
    Posts
    4,578
    Location
    Trieste

    Status
    Anonymous
    Questa discussione è stata posta in evidenza perchè di interesse largamente comune.
    Si ringrazia l'utente Cody69 per aver introdotto un argomento stimolante ed interessante.
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Vecchia conoscenza

    Group
    Member
    Posts
    387
    Location
    Mestre

    Status
    Offline
    Grazie a te Tuned della stimolante risposta. A parte la evidentemente giusta osservazione puramente lessicale (ma per questo non secondaria), da profano mi ha colpito la giusta osservazione sul fatto che noi ascoltiamo oggetti riproduttori e non emissivi.
    A me sembrava talmente evidente che il suono, avendo infinite variabili dovute alle armoniche, sia anche intuitivamente non caratterizzabile nella sua interezza. Ma evidentemente non è così per tutti...e anzi, non hanno nemmeno risposto alle mie banali domande, dicendomi di andare a studiare sui testi di acustica! :D
    Vabbè, l'importante è che adesso sono ancora più convinto di ciò che penso.
    Ciao
     
    .
7 replies since 9/12/2018, 08:25   271 views
  Share  
.