Viaggio ai confini della musica elettronica

Intervista a Jean Michael Jarre

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    Jarre ci parla della sua musica tramite i suoi strumenti: dai primi campionatori delle origini fino agli emulatori utilizzati nel suo ultimo lavoro: un felice connubio tra sapienti manualità analogiche e nuove tecnologie digitali.

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    Bah....anche se ho ancora tre vinili di JM Jarre (Polydor, splendidam incisi su ottimo vinile) oggi come oggi lo considero figlio scemo di cotanto padre...musicista di ben maggiore caratura.
     
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    Mai però come Mike Oldfield, che ci ha proposto solo "Tubular Bells" fino alla supernausea. Un pò come Roger Waters, che si è flippato con "The Wall". Anche a me Jarre sembra scemo, forse un pò, ma solo un pò, meno scemo di Oldfield...
     
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    Oldfield se lo avessi tra le mani lo strozzerei...ha rotto profondamente le palle....
     
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    Tubolar Bells non entusiasma neppure me. Del resto in Italia il tema principale è stato troppo sfruttato da Dario Argento... Eppoi sempre secondo me non è il meglio della produzione di Oldfield : gli preferisco The Songs of Distant Earth. Un album del '95, notturno, onirico e meditativo, ricco di sonorità etniche (se di primo acchitto m'avessero imbastito che fosse il miglior disco degli Enigma c'avrei quasi creduto...) e cosa fondamentale non riesce ancora a stancarmi. Per chi ama il genere e non lo conosce è sicuramente da ascoltare.

    P.S. A "Tubolar" preferisco perfino il commercialissimo "Crises" ;)

    Edited by IsyGatto - 12/4/2016, 01:39
     
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    Uhm...forse ti confondi col film L esorcista....che uso' il tema principale del famoso album.
    Cmq le cose che ha fatto dopo Tubular le trovo insopportabili.
    E quelle piu recenti le ritirerei per bruciarle!
    Piu' carina forse la produzione di sua sorella Sally...che tra l altro comincio' la sua carriera prima del fratello furbo.
     
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    A me piace Jarre, ma solo i primi dischi, anche se monotoni. Vanno ascoltati una volta ogni tanto.
    Di Oldfield, mi piace Discovery, in particolare la canzone To France (Bellissima la voce della cantante, la mia preferita).
    Secondo me, Jarre ed Oldfield sono "elettronica da giacca e cravatta".
    Meglio i Kraftwerk.
     
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    La musica elettronica di suo è un po' rompipalle, imho...
    Tra tutti, a parte i già citati Kraftwerk (ma anche questi a piccole dosi, già un greatest hits può portare alla lite familiare) amo molto gli Ozric Tentacles, e come divertissement qualcosa degli Art of Noise.
    Non capisco invece i Tangerine Dream, nonostante abbia più di qualche loro disco.
     
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    CITAZIONE (tunedguy57 @ 12/4/2016, 08:34) 
    Uhm...forse ti confondi col film L esorcista....che uso' il tema principale del famoso album.
    Cmq le cose che ha fatto dopo Tubular le trovo insopportabili.
    E quelle piu recenti le ritirerei per bruciarle!
    Piu' carina forse la produzione di sua sorella Sally...che tra l altro comincio' la sua carriera prima del fratello furbo.

    Infatti l'ho confuso con la soundtrack dei Goblin in Profondo Rosso, ma la sostanza non cambia: il tema principale di "Tubolar" è stato arcisfruttato fino alla nausea. A mio avviso è uno di quei casi in cui un brano è stato penalizzato dall'essere incluso in una colonna sonora poiché a causa di questa s'è inflazionato

    Edited by IsyGatto - 12/4/2016, 13:46
     
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    Comunque gli Ozric Tentacles non si possono annoverare nella musica elettronica così come (credo) viene intesa qui; più che gli Ozric (un ottimo gruppo, li ho ascoltati dal vivo e sono di una bravura sconvolgente) vedo bene, tra gli elettronici, gli Amon Duul. Anche a me, però, dopo qualche entusiasmo giovanile, la musica elettronica è venuta a noia. Piuttosto, ho riascoltato e rivalutato con molto piacere i Ramones (che non c'entrano nulla con l'elettronica...).
     
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    Premesso che parlare di generi musicali significa sempre entrare nella sfera dei gusti personali di ognuno, tra l'elettronica pura non dimentichiamoci gente del calibro di Vangelis e Kraftwerk.
     
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    Dire "musica elettronica" è in effetti qualcosa di estremamente generico.
    Da circa trent'anni moltissimi strumenti che ascoltiamo nella musica leggera sono "elettronici", e precisamente a sintesi digitale.
    La "Musica elettronica" in realtà è qualcosa che affonda le sue radici molto lontano, e precisamente con l'apparizione dei primi oscillatori a tubi elettronici.
    Il Theremin, il Telharmonium. il Generatore di Onde Martenot, il Trautonium, sono stati tra i primi strumenti "non acustici" ad aprire la strada della sperimentazione nel campo elettronico.
    Il recentemente scomparso maestro Pierre Boulez, ha contribuito decisamente alla diffusione, sviluppo e studio della musica elettronica.
    Volendo fortissimamente che venisse creato l'IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique), un centro dedicato alla studio e ricerca nel campo della musica eletronica (e non solo) associato al Centro Pompidou.
    Verso la fine degli anni 60, si resero disponibili a costi non esorbitanti i primi sintetizzatori "portatili" e vi fu un discreto incremento del mercato della musica elettronica che potremmo definire "leggera".
    Mi riferisco all'utilizzo del Moog da parte di innumerevoli band di progressive rock.
    Ma a partire dagli anni 40-50 vi fu chi si dedicò a composizioni completamente scritte per macchine elettroniche.
    Artisti come La Monte Young, Karleinz Stockausen, J.Claud Risset, John Cage, e lo stesso Boulez, produssero un buon numero di composizioni per strumenti elettronici.
    Citazione doverosa per un opera molto interessante di Olivier Messiaen: "Turangalila" dove troviamo compresenti strumenti acustici e Generatore di Onde Martenot.
    La corrente del minimalismo si è intrecciata più volte con la musica elettronica, generando composizioni miste acustiche-elettroniche.
    In tempi più recenti Reich e Glass, ma anche Terry Riley, sono stati tra i più rappresentativi artisti di questo genere.
    In Germania negli anni 70 si è visto un fiorire di gruppi e di artisti che hanno abbracciato l'elettronica come genere, il più importante credo sia stato Klaus Schulze, ma anche Tangerine Dream (e i fuoriusciti Edgar Froese e Peter Baumann più tardi) e Kraftwerk hanno sfornato a lungo opere di sola elettronica.
    Personalmente considero i Kraftwerk i più furbacchioni, essendo riusciti a sopravvivere e riciclarsi più volte.
    Molti altri artisti hanno usato l'elettronica per composizioni più leggere, come ad es. Brian Eno e Vangelis, scrivendo ottime soundtrack (Blade Runner).
    Non credo si possa oggidì ritenere il filone concluso, certo sicuramente ridimensionato.
    Ogni tanto metto sul piatto opere come "Alpha Centauri" o "Zeit" dei Tangerine, a mio avviso molto più interessanti di opere più recenti, dove la comparsa della voce ha contaminato parecchio.
    In questo i Kraftwerk sono stati sicuramente più abili.
    Corre l'obbligo infine di citare Johnny Greenwood, famoso musicista del gruppo Radiohead, che ha scritto vari pezzi per Generatore di Onde Martenot, rendendo di fatto ancora attuale questo magnifico strumento a valvole degli anni 30.
     
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    Pure i Magic Fly ed i Rockets sono stati all'epoca memorabili...

    Rockets

    Invece tra le nuove leve credo sia opportuno annoverare:
    Brian El
    Edelis
    Realogic
    Richard Turner
    Tim Exile

    Edited by IsyGatto - 14/4/2016, 13:55
     
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    Riprendo questo thread perché mi sono ricordato che qualche decennio fa assistetti ad una demo live di uno strumento elettronico sconvolgente, il Fairchild; poiché non ho mai più sentito parlare di questo strumento, si sa che fine ha fatto e se ha segnato qualche passo importante nell'evoluzione dei sintetizzatori?
     
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    QUOTE (IsyGatto @ 14/4/2016, 13:40) 
    Pure i Magic Fly ed i Rockets sono stati all'epoca memorabili...

    (IMG:https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/4/4e/Rockets.jpg)

    Invece tra le nuove leve credo sia opportuno annoverare:
    Brian El
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    Richard Turner
    Tim Exile

    Per Magic Fly, intendi la canzone degli SPACE?

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    qua in italia

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    Che bello scenario......
     
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