Ancora un pensierino sul Loudness

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  1. tunedguy57
     
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    Questa "ode" a Grundig mi piace, e mi piace ospitarla senza fare troppe storie, senza fare i "doverosi distinguo" o puntualizzare alcunchè.
    Nel merito concordo in linea di massima su tutto.
    Però non è stato solo Grundig a sbattersene di ciò che faceva la concorrenza, ma, per dire un nome al volo, anche Peter Walker (Quad).
    Il fatto che l'onesta intellettuale di certi fabbricanti paghi così poco, però ha sempre teso a deprimermi.
    Un senso di malinconia e di inutilità, che accompagna il timore che noi in quanto umani si vada a fare una brutta fine, perchè artefici in primis del nostro male.
    Ad ogni modo ai tedeschi va riconosciuta la maledetta capacità tecnica e la testardaggine, che li ha da sempre portati all'eccellenza tecnologica, al primato su tutto e tutti.
    Un tedesco ti progetta a tavolino una cosa che funzionerà al primo colpo.
    Un tedesco progettò un missile da crociera con una telecamera montata in ogiva (era il 1945!!!).
    Un americano quello cui si rizzarono i peli della schiena quando capì cos'era quel missile-prototipo in un pagliaio della Baviera.
    Nel caso di Grundig va detto che non fu così, e ben sapendo che la materia ( acustica) mal si presta al calcolo predeterminato, ma molto vuole dal giudizio dell'organo uditivo umano, si produsse non solo in sistemi raffinati di compensazione fisiologica, ma anche in ampi e esaustivi tabulati con cui venivano proposti gli accoppiamenti migliori tra amplificatori e diffusori.
    E non credo siano stati fatti in camera anecoica!
    Certo, non me lo vedo l'ingegnerino tedesco camice bianco e occhialini sul naso ad ascoltare per ore impianti su impianti per redigere rapporti di compatibilità....più probabilmente (conoscendo un pò i tedeschi) ci sarà stato uno o più addetti per questo lavoro.
    E c'è da scommettere che tra questa figura e l'ingegnerino di cui sopra non mancasse la comunicazione.
    Che i prodotti Grundig fossero pensati e stra-pensati è poco ma sicuro.
    Anche i prodotti Quad lo erano, sebbene con una propensione al risparmio di energie maggiori, visto lo scarso numero di modelli prodotto.
    Modelli che non mancarono di essere modificati nel tempo per aggiornarli, con modifiche che non riguardarono quasi mai l'estetica.
    Proprio il contrario di ciò che fecero i giapponesi, dove l'estetica veniva sempre per prima, specialmente per segnalare un seconda serie o un modello fintamente nuovo ma internamente quasi identico a quello che andava a sostituire in catalogo.

    Sicuramente non furono solo Grundig e Quad ad affrontare in piena autonomia di pensiero la progettazione di apparecchi.
    Ma questi due marchi sono maledettamente in evidenza per questo aspetto, con, forse una leggera preminenza di Quad, che si permise di progettare e produrre con coraggio un diffusore elettrostatico a gamma intera nel 1956....andando in piena solitudine a cacciarsi in un vespaio pericoloso, con un coraggio che, direi, sconfinava nell'incoscienza.
    Ma come dimenticare che Grundig realizzò il primo amplificatore con equalizzatore a cinque gamme incorporato?
    L'acqua doveva passare copiosa sotto i ponti....l'equalizzatore sarebbe diventato la bestia nera....finchè un certo Mark Levinson lo sdoganò in seconda battuta con "The Audio Palette"...
    Ma..si sa....Levinson è Levinson....
    Vabbè....mi fermo sennò mi intristisco....

    Edited by tunedguy57 - 24/3/2015, 11:12
     
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19 replies since 30/1/2015, 15:21   500 views
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