High Fidelity Milestones (by Tunedguy57)

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    By Tuned;

    " Questo thread vuol essere un luogo ideale dove trovino posto le cosiddette "pietre miliari" che hanno fatto la storia dell'alta fedeltà.
    Una sorta di OLIMPO precluso ai più.

    Un apparecchio può essere considerato "pietra miliare" se soddisfa almeno uno di questi punti:

    1) è stato per qualche motivo un progetto innovativo,
    e prima del suo apparire non esisteva nulla di simile in generale o per qualche aspetto peculiare.
    2) è stato un best seller per lungo tempo
    3)ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva a livello internazionale

    Una eccezione particolare va fatta per determinati circuiti che pur avendo pesantemente influenzato la storia dell'hi-fi, non sono mai diventati una vera e propria realtà commerciale con un loro marchio: E' il caso dell'amplificatore di Williamson, sia nella sua versione originale che in quella modificata in ultralineare secondo i principi di Hafler&Keroes.


    DA QUALE ANNO UN APPARECCHIO PUO' ESSERE CONSIDERATO VINTAGE?

    Dopo lunghe consultazioni e discussioni si è arrivati a convergere su una data effettivamente importante, ovvero lo spartiacque tra analogico e digitale: l'anno in cui comparve il primo lettore di CD.

    ED E' IL 1982

    Va da sè che per molti casi la valutazione non può essere vincolante, ma l'anno, inteso come barriera ideale, può ancora oggi, anno 2015, essere considerato il confine più logico.

    saluti a tutti "


    THE HFM OLYMPUS

    Preamplificatori


    AUDIO RESEARCH SP10 ( forse il migliore preamplificatore di tutti i tempi)
    CONRAD JOHNSON Premier Seven
    MCINTOSH C22 ( il classico pre Mc dell'era valvolare)
    MCINTOSH C28 ( mediocre apparecchio, ma maledettamente un classico )
    MARANTZ MODEL 7 (un preamplificatore che ha stabilito vari riferimenti nella storia dei preamplificatori)
    AUDIO RESEARCH SP3
    MARANTZ MODEL 3300 ( niente di speciale come preamplificatore, ma un gran classico anni 70)
    HARMAN KARDON XXP
    HARMAN KARDON CITATION A (primo preampli Hi-Fi solid state)
    AUDIO RESEARCH SP8
    LEAK VARISLOPE
    YAMAHA C1 (pre a Vfet)
    THRESHOLD Fet 10/e
    CONRAD&JOHNSON Premier Three
    MARK LEVINSON JC2
    SPECTRAL DMC10
    RADFORD ZD22

    Finali di potenza

    MARK LEVINSON ML2 (indimenticato finale uscito dalla mente di John Curl)
    QUAD 303 (finale di potenza, nato nel 1967, prima applicazione della tripletta, un evergreen dal suono inspiegabilmente splendido)
    QUAD 405 (circuitaz feedforward)
    CARVER M400 (amplificatore "magnetico")
    LEAK TL12 POINT ONE (primo amplificatore al mondo con distorsione dello 0.1%)
    HARMAN KARDON XX
    ELECTROCOMPANIET AW65 ( evergreen norvegicus)
    MARANTZ 8B (primo e ultimo, insieme al model 8, finale stereo a tubi Marantz)
    QUADII
    RADFORD STA15
    HARMAN KARDON CITATION II ( sua maestà il finale)
    MCINTOSH MC30 (forse il miglior Mc di sempre)
    MCINTOSH MC275
    MARANTZ MODEL 9 ( il sogno quasi irraggiungibile dei vintagisti dell'intero pianeta)
    MARANTZ MODEL 500
    MARANTZ MODEL 250 (uno dei grandi classici dell'hifi anni 70)
    MCINTOSH MC60
    WILLIAMSON'S Amplifier ( un progetto che ha costituito la più grande svolta nella storia dell'hifi)
    FUTTERMAN H1 (primo OTL della storia)
    "The Two Channel Audio Power Amplifier" by M.Otala
    YAMAHA B1 (finale Vfet)
    PHASE LINEAR 700B
    THRESHOLD SA3
    JEFF ROWLAND 8 DC (finale di potenza alimentato a batterie)
    MATTES SSP200 ( antesignano e rivoluzionario nella circuitazione feedforward)
    CLASSE' DR3 ( un amplificatore per nulla geniale ma che si è imposto all'attenzione di tutti per un bel pò di anni)
    RADFORD ZD50
    DYNACO ST70 ( un gran classico, prodotto in gran numero per molti anni)


    diffusori

    ROGERS LS3/5A (diffusori BBC monitor)
    AR 1 (primo diffusore a sospensione pneumatica, dalla mente di Edgar Villchur)
    ESS AMT1 (con il tweeter di Heil)
    QUAD ESL57 (diffusore elettrostatico di ineguagliate prestazioni)
    AR 3a
    ALTEC "Voice of Theatre" (porta in sè viva l'anima di J.B Lansing)
    KLIPSCH HORN (il capolavoro del colonnello)
    KLIPSCH "La Scala"
    JBL 4350
    ELECTROVOICE Patrician (favoloso diffusore dotato del famoso woofer da 76 cm di diametro)
    DAHLQUIST DQ10
    BOZAK B310A Grand Concert ( polifemico diffusore frutto del talento creativo di Rudy Bozak)
    JBL4311
    SEQUERRA MET7
    QUAD ESL63 (elettrostatica ad elementi concentrici a correzione di fase)
    RADFORD S90 (primo diffusore in assoluto a linea di trasmissione)
    SNELL type A
    DYNACO A25 (bestseller assoluto anni 70)
    AR 10P
    PHILIPS RH532 (primo diffusore attivo biamplificato con correzione di errore)
    ESB 7/06 (sistema DSR di Renato Giussani)
    SONUS FABER Electa Amator
    INFINITY SERVO-STATIK
    IMF TLS80
    BOWER&WILKINS DM6 (midrange in fibra poliammidica e correzione di fase)
    ACOUSTAT X
    JBL PARAGON
    KEF 105/3
    AR6
    RCL The Small
    PROAC Tablette
    GOODMANS Maxim (primo minidiffusore al mondo 1965)
    TANNOY Westminster
    BEVERIDGE System 2
    SONUS FABER Minima FM2
    OHM "F"
    ADVENT "The Loudspeaker"
    INFINITY IRS
    BOSE 901 III ( diffusore controcorrente che impose un suo standard e a tutt'oggi lo detiene)
    MAGNEPLANAR Tympani (Prima Audio Research poi Magnepan)
    B&W 801 ( l'esasperazione del concetto inglese della linearità a scapito di ogni altra cosa)
    MARTIN LOGAN CLS
    JBL Hartsfield
    JBL Olympus
    SONUS FABER Extrema
    AR LST
    ALLISON ONE

    giradischi

    AR XA Turntable (primo giradischi a cinghia e telaio flottante)
    EMT 927 ( il "professionale" per antonomasia)
    TRANSCRIPTOR HYDRAULIC ( un cult evergreen, forse non eccelso, ma affascinante)
    TECHNICS SL1200
    TECHNICS SP10 (primo girad direct drive)
    THORENS TD125 (L'EMT che si chiamava Thorens)
    GARRARD 301
    THORENS TD124 ( ricercatissimo, quotatissimo, una vera pietra miliare nella storia dei giradischi)
    THORENS TD160 (il più classico dei classici)
    LINN SONDEK LP12 ( considerato da molti la massima espressione del giradischi a cinghia e telaio flottante)
    EMPIRE TROUBADOR (americanamente monumentale)
    ERA 444 ( il primo progetto per la ERA del compianto J.C. Verdier)
    DENON DP5000
    DUAL 1019 (forse il miglior Dual di sempre)
    LENCO L75
    MITCHELL GYRODECK
    B&O Beogram 4000 ( forse la bellezza allo stato puro)
    JOBO ACOUSTICAL 2800 ( l' "anti EMT" per eccellenza degli anni 60, professionale ancora oggi usato in molti studi radiofonici olandesi)

    Amplificatori integrati

    NAD 3020 (l'integrato che più ha fatto parlare di sè negli ultimi 30 anni)
    LEAK STEREO 30 (primo integrato SS inglese e uno dei primi al mondo)
    NAIM NAIT
    A&R Cambridge A60
    MARANTZ 1060 (grande bestseller, molto longevo in catalogo)
    SUGDEN A21 (integrato in classe A anno 1968)
    SONY 4650 (primo integrato ex aequo con mod.8650 a V-Fet anno 1976)
    RADFORD HD250
    FISHER X100

    cuffie

    KOSS ESP9 ( la più famosa elettrostatica di tutti i tempi)
    STAX SRX MKII (chi l'ha ascoltata non può dimenticarla)
    SENNHEISER HD414 (prima cuffia aperta con capsule ad alta impedenza)
    AKG K141 (una delle cuffie più diffuse al mondo, estremam longeva in catalogo)
    KOSS PRO 4AA (modello arcifamoso, durato in catalogo moltissimi anni)

    Testine

    SHURE V15III (la III serie ha creato uno standard reference)
    DENON DL103 (MC standard broadcasting)
    FIDELITY RESEARCH FR MKII
    ORTOFON SPU
    KOETSU BLACK (non la migliore Koetsu, ma la più celebre)
    STANTON 681EEE ( una testina molto diffusa e quotata per almeno due decenni)
    ADC XLM
    DECCA LONDON (progetto antiquato e resa eccelsa: l'originalità inglese)
    Shure M75 EDII ( la testina "Jolly" che andava, e va, bene con tutto)

    bracci

    SME3009II (braccio a media massa, la scommessa di Robertson)
    RABCO (forse il più celebre dei tangenziali)
    SME3012 (il capolavoro di Robertson)
    B&J (brevetto del primo braccio a pantografo)
    SME IV
    ADC Pritchard
    REGA RB300 ( economico e pregevole)
    SYRINX PU3

    tuner

    MARANTZ MODEL 10 (dal cervello e dalle mani di Sydney Smith)
    DAY SEQUERRA TUNER ( la creatura di un grande progettista di alta frequenza)
    REVOX B760 ( primo tuner Revox a sintesi di frequenza, un sogno evergreen)
    MCINTOSH MR78 (il più famoso tuner di questo marchio)
    ACCUPHASE T100 (forse non il migliore japan, ma sicuram molto desiderato)
    TANDBERG 3001 (complesso e raffinato, un tuner norvegese a livello TOP )

    RTR

    REVOX A77 ( primo Revox SS: l'amatoriale che veniva usato nel professionale)
    TANDBERG TD20A
    REVOX B77
    TECHNICS RS1500 (uno dei più apprezzati e famosi RTR japan)
    STUDER PR99

    Cassette deck

    NAKAMICHI 1000
    HARMAN KARDON CAD5(primo cassette deck dotato di dolbyB: motivo per essere HFM)
    SONY TCD5 (il più famoso portatile a cassetta)
    NAKAMICHI DRAGON
    PIONEER CTA-1
    AKAI GXC570
    TEAC C1

    microfoni

    SENNHEISER MD441 (microfono dinamico a due capsule in catalogo per decenni)
    SENNHEISER MD21
    NEUMANN U87 (microfono professionale)
    SHURE SM58

    qn33hx

    Edited by tunedguy57 - 30/11/2016, 12:48
     
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    Non credo possano esserci problemi di copyright...dopotutto è roba mia.
    Ad ogni modo credo che questo thread possa essere tuttora valido.
    Grazie a Matteo ora rispolverato.... :)

    non si può dire cmnq che abbia qui generato commenti....
    ma chissenefrega....io lo spazio con questo forum l'ho messo a disposizione...poi se a nessuno frega più un cazzo me ne sbatto.

    per dirla alla francese....
     
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    Mega-Direttore Clamoroso ladr matricolat gran paracul

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    Nel 1968 in "2001, Odissea nello Spazio" uno sbalordito astronauta David Bowman pieno di stupore disse la mitica frase poi divenuta tormentone:

    "My God, it's full of stars!"


    Io oggi mi rileggo qui questo thread per l'ennesima volta e come se non l'avessi mai letto prima (ma invece c'avrei messo la mano sul fuoco, ero certo eccome d'averlo già fatto accuratamente altrove) ma solo ora, come mi fossi tolto il prociutto che evidentemente avevo sugl'occhi, debbo anch'io adesso (meglio tardi che mai) trarre la mia personale sbalorditiva, sconcertante conclusione:

    " Santi Numi: non posseggo NULLA di veramente vintage!" :cry: :ho tutto post '82
     
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    CITAZIONE (tunedguy57 @ 5/12/2014, 00:02) 
    Non credo possano esserci problemi di copyright...dopotutto è roba mia.
    Ad ogni modo credo che questo thread possa essere tuttora valido.
    Grazie a Matteo ora rispolverato.... :)

    non si può dire cmnq che abbia qui generato commenti....
    ma chissenefrega....io lo spazio con questo forum l'ho messo a disposizione...poi se a nessuno frega più un cazzo me ne sbatto.

    per dirla alla francese....

    Era un thread troppo importante.
    Doveva essere recuperato.

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    Vecchia conoscenza

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  6. audiomagika
     
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    Si possono proporre aggiunte?
     
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    Si possono fare delle proposte: sì!
     
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  8. audiomagika
     
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    Premetto che non sono esperto di vintage nei termini comunemente noti, ho però una discreta frequentazione con le produzioni anni 80/90... Le mie indicazioni quindi saranno riferite solo al terzo punto indicato da Tuned.
    Cominciamo dagli integrati... il primo che mi è venuto in mente è l'A&R A60 (in verità io ci metterei il Myst TMA3, coevo all'A60, per meri motivi di suono), disegno inglese e capostipite di una serie infinita di integrati intorno ai 30watt. Veinva inserito in sistemi con basi Rega, Linn, Systemdek e gli davano da pilotare le Kan, le 3/5 le Heybrook Hb1/2.
    Un altro integrato degno di menzione è il Kelvin, nella sua versione originale, costruito in UK e non come i successivi, fatti qui da noi.
    L'Integrated aveva un aspetto insolito e spartano, componentistica niente di che ma che andava molto molto bene, tanto che in mezzo mondo gli hanno fatto pilotare anche diffusori in apparenza di categoria diversa dalla sua.
    Ricordo un sistemino straordinario per trasparenza e coerenza che vedeva delle Acoustical e il Kelvin, pilotate da un dat Tascam...
    Veniamo ai pre... Nella lista è in indicato l'SP10 Arc, io ci metterei anche l'Sp8.... posseduti entrambi e entrambi venduti (adesso un 8 però mi piacerebbe averlo, di più del blasonato 10). Questo pre ha permesso a molte persone di avere una parte del suono Arc di alto livello e ne conosco almeno 5 che lo costudiscono (giustamente) ancora. Insieme all'Audible Illusion era un sogno possibile.
    Un altro pre che non può non essere menzionato (se è giustificata la presenza dell'Arc Sp10) è il CJ Premier Seven. Tre telai, alimentazione incredibile per l'epoca, bellissima sezione phono. Era insieme al 10 il sogno impossibile.
    Personalmente inserirei anche l'Evolution 20 per motici affettivi e sonori ma capisco che non ha avuto lo stesso appeal dei suoi colleghi più famosi.
    Finali... Qui devo fare una premessa... il modello che citerò è a me legato da particolari motivi e anche se gode tutt'oggi di tantissimi estimatori in tutto il globo, capisco che non è considerato un "classico". Sto parlando del Counterpoint SA4, otl monofonici, instabili, delicati, costosi da mantenere, praticamente degli incubi.... ma quando suonano... Elliot, il progettista, ha reso possibili delle modifiche che lo rendono più stabile e gestibile ma in questo modo si perde gran parte delle sonorità che hanno reso celebre questo disegno.
    Di questi finali potrei parlare a oltranza ma non è questa la sede. Volevo solo segnalare degli oggetti straordinari che a mio avviso non possono non esserci in queste liste.
    Per quanto riguarda i diffusori, ne mancanco a mio avviso almeno due... le già citate Linn Kan, risposta della Linn alle 3/5 e le RCL the small. Entrambi ancora presenti in moltissimi impianti in tutto il mondo, sono quei disegni legati a un modo di intendere la riproduzione sonora secondo dettami puramente inglesi. Sempre della Linn inserirei anche l'Isobarik ma comprendo anche in questo caso che pur essendo molto famoso non è forse mai riuscito ad essere così importante, forse il costo o forse la falsa storiella della sinergia che lo vedeva solo pilotato da sistemi Linn o Naim.
    In ogni categoria potrei inserirne almeno un altro paio di macchine ma sarebbero leggermente in deriva. Mi fermo qui, credendo di aver almeno citato oggetti di interesse storico.
     
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    L' A&R 60 Cambridge merita senz'altro la menzione, come anche le RCL The Small.
    Dell' Audio Research un posto lo merita senz'altro l'SP3, primo preamplificatore a valvole del "riflusso" valvolare.
    L' SP8 lo aggiungo di buon grado, per meriti acquisiti sul campo.
    Il Premier Seven CJ anche, come "alter ego" dell'SP10, in qualità di alternativa al vertice.
    Il Myst TMA3 sebbene sia stato incensato e anche giustamente ben quotato, venne prodotto in troppo pochi esemplari per poter entrare nella HIT.
    Molti altri integrati british meriterebbero la menzione, come certi Sondex e lo stesso Audiolab 8000, per non parlare del Sintesis della MF.
    Al momento li lascerei in lista di attesa, con in mano un diritto di prelazione.
    Quale finale ci starebbero pure il Dr Thomas e gli Albarry 408....
     
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  10. audiomagika
     
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    Ho avuto un A60, comprato da Audio Selection di Firenze da quello che sarebbe poi diventato il capo della Art. Ci mandavo le Hb2 su stand Linn. Quando mi fece ascoltare il Myst fu un colpo.... all'epoca ero uno studente e giravano pochi soldi anche in famiglia. Qualche mese dopo riuscii, non vi dico con quanti sacrifici, a racimolare la differenza che il Basagni (questo il nome del tipo) mi chiese per il Tma3. L'ho tenuto qualche anno per poi passare a sistemi di pre e finali ma questa è altra storia...
    Gli Alberry si è vero, hanno goduto in Italia un buon successo dovuto anche a Moroni. Personalmente il valore sonico di questi finali non l'ho mai trovato particolarmente convincente. Ci sarebbe a mio avviso da menzionare anche qualche Musical Fidelity, un The Preamp è un Dr. Thomas... Come forse qualche M&A....
     
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    Il piccolo Preamp era solo un simpatico piccolo pre costruito attorno agli (allora) ben quotati NE5534.
    Nulla di rivoluzionario ne una indelebile impronta lasciata.
    Quanto ai M&A solo il TVA1 forse puo essere degno di memoria.
    Forse il piu piccolo TVA10 non era disprezzabile.
    I grossi monofonici suonavano duri e non hanno lasciato un gran ricordo.
    Li ho avuti per un paio d anni e poi passati di mano senza rimpianti.
    Interessante la circuitazione basata su stadi differenziali e i trasfi di uscita avvolti alla McIntosh.
    Pestavano forte ma niente magia valvolare.
    Li ricappai e indagai il modo per trarne qualcosa di migliore ma senza risultato.
    Alla M&A il merito di aver costruito valvolari in un epoca in cui le valvole non avevano ancora ritrovato il successo che poi sarebbe arrivato negli anni 80 e 90.
    Gli Albarry non erano cattivi ampli....circuitazione priva di originalita' ma gran riserva di energia.
    Il suono era in parte compromesso dalla scelta di mettere un condensat al tantalio in ingresso.
    Erano pero' due belle caramelle Rossana! ( definiz originale di Bebo Moroni di cui non voglio appropriarmi)
     
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  12. audiomagika
     
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    Potremmo citare Lumley, Grant, Vendetta, Agi.... di nomi ce ne sarebbero tanti... non ne conosco le caratteristiche tecniche ma il credito internazionale protratto poi per lungo tempo da certi oggetti meriterebbero forse altra attenzione. Pensa che menzionerei anche un Tice... o un cavo Tiffany... antesignani di generazioni di prodotti.
     
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    CITAZIONE (tunedguy57 @ 12/5/2015, 11:40) 
    Erano pero' due belle caramelle Rossana! ( definiz originale di Bebo Moroni di cui non voglio appropriarmi)

    In effetti era un accostamento direi scontato, almeno per noi mangiacaramelle italiani... :)
    Non ci sarebbe nessun motivo di farlo proprio.
    Ricordo di averci ben amoreggiato in negozio, anche se larghissima parte del fascino dipendeva dal "fattore caramella".
    Sarà mai stato scientificamente indagato quale percentuale dei nostri acquisti audiofili è dipesa da fattori puramente estetico-formali?
     
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    Fra i marchi citati pero' non c' e' nessun modello che abbia lasciato un segno veramente indelebile ne per diffusione ne per originalita' circuitale.
    Forse solo il pre AGI puo definirsi un caso a se'.
    I finaloni Lumley erano splendidi.
    Ma anche per loro la scarsa diffusione ne impedisce un posto d onore...anche se la gran qualita' spinge a farci un pensierino.
    I cavi? Serve una sezione cavi?
    Uhm.....ci pensiamo dai.
    Tiffany entrerebbe sicuramente.
    Ma anche Audioquest....e qualche altro sicuramente....

    La lista e' stata stilata a suo tempo in uno sforzo corale non indifferente.
    Tutti gli apparecchi della lista rispondono ad almeno uno o due dei requisiti citati in testa al thread.
    Ogni nuovo ingresso dovra rispondere a quei requisiti.
     
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    Sandro: io gli Albarry li ho avuti per casa per qualche giorno.
    Ci pilotai le DM6....e le due caramelle facevano strillare parecchio quelle due fameliche signore.
    Senza cedere di un millimetro sui registri bassi ad alto volume.
    Per fare un paragone, in quel periodo per casa girarono in contemporanea anche un Revox A740, i soliti cubi M400 Carver, poi Accuphase P260, nonchè qualche MF.
    Gli M408, malgrado la loro offensiva inconsistenza circuitale, grazie a quel poderoso toroidale riuscivano a tenere saldo il woofer "viaggiatore" delle B&W.
    Il suono era onestamente nulla di speciale, non suadente, non dolce, ma la prospettiva sonora era credibile....molto di più che con il Revox, che dal canto suo sfoderava un implacabile energia, comportandosi come un finale di potenza almeno doppia.
    Un M400 T in fondo si faceva preferire.
    Profondità della scena? Assente! Ampiezza nelle tre dimensioni? Sì, a patto di lasciare l'ambiente partecipare all'evento sonoro (leggi ascolti da distante e a volumi elevati). Ma alla fine la gamma media che ne scaturiva era più..."normale"....meno aggressiva.
    Slancio dinamico micidiale! Sulla carta esilino sui carichi a bassa impedenza, in realtà faceva volare le DM6.
    Quanto all'Accuphase....beh......con gli 82 db delle DM6 e il modulo strettamente di 4 ohm....proprio non c'era storia.
    I grossi finali MF non li trovai mai convincenti....ma il dottò Thomas era un bravo dottò......

    ah....quanti ricordi....quante ore perse...
    a rinascere mi occuperò di francobolli...
     
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34 replies since 29/11/2014, 23:25   3875 views
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