Un tempo c'era qualcuno a Eindhoven (Motional Feed Back)

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  1. tunedguy57
     
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    Aperto lo sportello posteriore a libro, e aperta a sua volta la scheda anch'essa montata a libro trovavo uno dei due darlington (che lusso! nel 1973!) del canale bassi in corto, e ambedue i darlington del canale medi e alti in corto.
    Risultavano partiti anche i due "Vbe multiplier" a transistor e qualche resistenza, oltre ovviamente ai fusibili, che da par loro sono partiti per solidarietà e cmq DOPO i transistor (è una loro maledetta abitudine...sono fatti così).
    Sia i dispositivi finali per il canale bassi che per il canale alti sono di normale reperibilità ( grazie Philips!!) e presto rimpiazzati.
    Si procede ai test.
    Dopo aver regolato i bias dei dua amplificatori si deve tarare l'intervento del servoamplificatore di controllo del woofer, iniettando un segnale di determinata ampiezza e frequenza e misurando la tensione in uscita sul woofer.
    Cosa facile e soddisfacente.

    MFB

    Un controllo a campione dei condensatori elettrolitici conferma ancora una volta (ma non ce n'era bisogno) che i vecchi elettrolitici Philips rivestiti di plastica blu erano (e sono tuttora) pressochè eterni.
    Ma quanto buoni erano i materiali che usavano costoro nel produrre i condensatori?
    Il secondo esemplare di RH532 arrivava per un controllo e taratura, ma subito mi accorgevo che la distorsione sulle medie non era dovuta come l'amico temeva alla bobina mobile del midrange deformata ma ad una forte distorsione di incrocio dovuta al transistor Vbe multiplier andato inspiegabilmente in corto....(abbiamo delle arzille quarantenni davanti a noi, sebbene dall'estetica "marziana").
    Ok...si procede alla sostituzione e alle tarature.
    Il lavoro è finito.
    Le casse sono pronte a suonare per chissà quanti anni ancora ......
    -continua-

    Sull'onda dell'entusiasmo per aver frequentato questi magnifici prodotti dell'ingegno europeo anni settanta, ho tirato giù dalla mensola le mie RH544 per dar loro una pulita e una regolatina.
    Ecco le foto di questo più recente modello (è tutto relativo: stiamo cmnq parlando di casse costruite nel 1976) , che dal punto di vista elettronico era quasi identico alle precedenti RH532, ma che esteticamente guardavano già alle mode che sarebbero arrivate di lì a non molto: la moda del nero!
    Spigoli arrotondati e cornici in plastica al posto dell'alluminio. Il legno c'è, ma è tinto di nero (sic!).
    Sul frontale non c'è più (argh!) il quadratino con la scritta rossa in trasparenza che celava una classica lampadina tipo albero di Natale, sostituito da un più razionale led rosso.
    La sostanza c'è tutta...anzi, è anche di più, visto che al posto del classico midrange a cono c'è il bel midrange a cupola Philips AD0210 con cupola in carta.
    Le foto e i commenti diranno meglio e più velocemente tutto.....

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    Il frontale con due riquadri e doppia griglia rivela la presenza del "nuovo" midrange a cupola. Per la sistemazione del tweeter si è pensato di montarlo su un telaietto apposito che lo sospende davanti al woofer, ottenendo tra l'altro un modico effetto "lente acustica" alle frequenze più alte riprodotte dal woofer.

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    Ricorrendo a questa soluzione si è potuto mantenere inalterato il progetto delle precedenti 532, con la stessa amplificazione e la stessa cubatura pur montando un componente la cui flangia è molto più larga del mid a cono, senza indebolire il baffle anteriore con tre fori, ma anzi irrobustendolo di parecchio.

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    Ecco il bel midrange Philips AD0210 con cupola di carta.
    Presto verrà costruita una nuova versione: l'AD0211, con cupola in tela trattata.

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    Ecco l'interno con la scheda al completo.
    In basso a sinistra i circuiti del servo
    Al centro in basso l'amplificatore da 20 watt per le frequenze medie e alte.
    In alto l'amplificatore da 40 watt per la sezione bassi.
    Notare la scarsità di filature e cablaggi: segno che il progettista ha potuto lavorare senza fretta e con la dovuta attenzione.
    In basso a destra i componenti del crossover passivo, previsto per il taglio tra midrange e tweeter. (tutti condensatori a film, praticamente immortali)
    A destra la generosa sezione di alimentazione, con un trasformatore maggiorato rispetto alle 532.
    Sotto a destra la schedina per l'accensione automatica temporizzata e i due regolatori a scatti: uno per il roll-off dopo i 7 khz e uno per regolare la sensibilità. (due cose molto utili che sulla precedente 532 non c'erano).

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    particolare della scheda di temporizzazione

    Notare il relais al centro, che gestisce le accensioni e i spegnimenti, pilotato dalla schedina di cui sopra.
    La capacità dissipante è buona, poichè i dissipatori dei finali sono termicamente accoppiati al fondo della cassa (ovvero lo sportello apribile) che è in alluminio da due millimetri di spessore e colore nero, per migliorare la dissipazione.

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    L'amplificatore per il canale medi e alti lavora per un bel pezzo in classe A! La corrente di riposo è fissata di progetto a ben 210 mA !!
     
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21 replies since 31/7/2014, 14:25   1086 views
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