Un tempo c'era qualcuno a Eindhoven (Motional Feed Back)

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    Prologo

    L'amico dell'amico trovò una coppia di casse Philips in qualche soffitta.
    Le diede all'amico che si fece i fastidiosissimi e lunghi cavi DIN per attaccarle e se le ascoltò per un pò di giorni.
    Nel frattempo mi scrisse dei whatsapp in cui esternava la sua meraviglia per le capacità dinamiche e di estensione sulle basse di quelle piccolette.
    Poi, preso dall'entusiasmo le aprì e....con qualche arnese non del tutto appropriato si accinse a fare delle tarature.
    L'effetto pirotecnico non tardò a manifestarsi, per qualche corto che inavvertitamente era stato fatto.
    Pochi giorni dopo a casa mia c'era una RH532 in condizioni estetiche soddisfacenti, ma decisamente non funzionante.

    E' stato così che mi sono tuffato anima e corpo nell'ormai lontano millenovecentosettantatre.
    Mentre aprivo lo sportello posteriore montato a cerniera, come un TV, mi tornavano in mente antiche immagini di quando sedicenne avevo visto queste casse "marziane" nel grande negozio "Radio Ancona" sito in via Fabio Severo a Trieste.
    Era un centro Philips pilota, e vendevano solo roba Philips.
    Che tempi!
    E il negozio era anche bello grande! Potevi trovarci dal ferro da stiro al frigorifero, dalla lampada abbronzante alle testine per giradischi, agli amplificatori, compatti, diffusori, batterie, TV (anche i primi Tvcolor ancora a valvole), radio, registratori a bobine e a cassette...., ma anche pubblicazioni Philips, cataloghi, lampadine, pianole elettriche, aspirapolvere, giradischi, rasoi elettrici.....
    E quelle "marziane".....le prime casse attive Philips....quelle che "l'amplificatore non serve: basta un preamplificatore"...
    Io avevo appena scoperto che esistevano i pre e i finali e già mi si complicava la vita con questa cosa: delle casse "attive".
    Poi, cataloghi alla mano scoprii che non solo avevano l'amplificatore incorporato, ma erano addirittura dotate di DUE amplificatori separati e crossover elettronico incorporato.
    Poi leggendo i dati tecnici le cose si complicarono in modo definitivo, perchè si faceva riferimento ad un sistema di controllo attivo del movimento del woofer.
    Per un tunedguy sedicenne era veramente troppo!

    22rh532_folder

    Rimasero nella mia memoria per quella lucetta rossa sul pannello anteriore, che si accendeva quando le casse si accendevano (si accendevano da sole appena arrivava la musica e si spegnevano dopo qualche minuto dopo che la musica era finita!!).

    logo

    Quella griglia color titanio e quell'estetica tanto seventies col rivestimento in legno vero che era tipico di tutta la produzione Philips di quei primi anni settanta.

    achteraanzicht

    -continua-

    Edited by tunedguy57 - 31/7/2014, 16:26
     
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    Aperto lo sportello posteriore a libro, e aperta a sua volta la scheda anch'essa montata a libro trovavo uno dei due darlington (che lusso! nel 1973!) del canale bassi in corto, e ambedue i darlington del canale medi e alti in corto.
    Risultavano partiti anche i due "Vbe multiplier" a transistor e qualche resistenza, oltre ovviamente ai fusibili, che da par loro sono partiti per solidarietà e cmq DOPO i transistor (è una loro maledetta abitudine...sono fatti così).
    Sia i dispositivi finali per il canale bassi che per il canale alti sono di normale reperibilità ( grazie Philips!!) e presto rimpiazzati.
    Si procede ai test.
    Dopo aver regolato i bias dei dua amplificatori si deve tarare l'intervento del servoamplificatore di controllo del woofer, iniettando un segnale di determinata ampiezza e frequenza e misurando la tensione in uscita sul woofer.
    Cosa facile e soddisfacente.

    MFB

    Un controllo a campione dei condensatori elettrolitici conferma ancora una volta (ma non ce n'era bisogno) che i vecchi elettrolitici Philips rivestiti di plastica blu erano (e sono tuttora) pressochè eterni.
    Ma quanto buoni erano i materiali che usavano costoro nel produrre i condensatori?
    Il secondo esemplare di RH532 arrivava per un controllo e taratura, ma subito mi accorgevo che la distorsione sulle medie non era dovuta come l'amico temeva alla bobina mobile del midrange deformata ma ad una forte distorsione di incrocio dovuta al transistor Vbe multiplier andato inspiegabilmente in corto....(abbiamo delle arzille quarantenni davanti a noi, sebbene dall'estetica "marziana").
    Ok...si procede alla sostituzione e alle tarature.
    Il lavoro è finito.
    Le casse sono pronte a suonare per chissà quanti anni ancora ......
    -continua-

    Sull'onda dell'entusiasmo per aver frequentato questi magnifici prodotti dell'ingegno europeo anni settanta, ho tirato giù dalla mensola le mie RH544 per dar loro una pulita e una regolatina.
    Ecco le foto di questo più recente modello (è tutto relativo: stiamo cmnq parlando di casse costruite nel 1976) , che dal punto di vista elettronico era quasi identico alle precedenti RH532, ma che esteticamente guardavano già alle mode che sarebbero arrivate di lì a non molto: la moda del nero!
    Spigoli arrotondati e cornici in plastica al posto dell'alluminio. Il legno c'è, ma è tinto di nero (sic!).
    Sul frontale non c'è più (argh!) il quadratino con la scritta rossa in trasparenza che celava una classica lampadina tipo albero di Natale, sostituito da un più razionale led rosso.
    La sostanza c'è tutta...anzi, è anche di più, visto che al posto del classico midrange a cono c'è il bel midrange a cupola Philips AD0210 con cupola in carta.
    Le foto e i commenti diranno meglio e più velocemente tutto.....

    14770801796_7c0461f7bc_b
    Il frontale con due riquadri e doppia griglia rivela la presenza del "nuovo" midrange a cupola. Per la sistemazione del tweeter si è pensato di montarlo su un telaietto apposito che lo sospende davanti al woofer, ottenendo tra l'altro un modico effetto "lente acustica" alle frequenze più alte riprodotte dal woofer.

    1261_image_3

    Ricorrendo a questa soluzione si è potuto mantenere inalterato il progetto delle precedenti 532, con la stessa amplificazione e la stessa cubatura pur montando un componente la cui flangia è molto più larga del mid a cono, senza indebolire il baffle anteriore con tre fori, ma anzi irrobustendolo di parecchio.

    14607095120_d347320a0d_b

    Ecco il bel midrange Philips AD0210 con cupola di carta.
    Presto verrà costruita una nuova versione: l'AD0211, con cupola in tela trattata.

    14813644233_a059868092_b

    Ecco l'interno con la scheda al completo.
    In basso a sinistra i circuiti del servo
    Al centro in basso l'amplificatore da 20 watt per le frequenze medie e alte.
    In alto l'amplificatore da 40 watt per la sezione bassi.
    Notare la scarsità di filature e cablaggi: segno che il progettista ha potuto lavorare senza fretta e con la dovuta attenzione.
    In basso a destra i componenti del crossover passivo, previsto per il taglio tra midrange e tweeter. (tutti condensatori a film, praticamente immortali)
    A destra la generosa sezione di alimentazione, con un trasformatore maggiorato rispetto alle 532.
    Sotto a destra la schedina per l'accensione automatica temporizzata e i due regolatori a scatti: uno per il roll-off dopo i 7 khz e uno per regolare la sensibilità. (due cose molto utili che sulla precedente 532 non c'erano).

    14793801845_00441210ce_b
    particolare della scheda di temporizzazione

    Notare il relais al centro, che gestisce le accensioni e i spegnimenti, pilotato dalla schedina di cui sopra.
    La capacità dissipante è buona, poichè i dissipatori dei finali sono termicamente accoppiati al fondo della cassa (ovvero lo sportello apribile) che è in alluminio da due millimetri di spessore e colore nero, per migliorare la dissipazione.

    14607170488_50d007e6a5_b

    L'amplificatore per il canale medi e alti lavora per un bel pezzo in classe A! La corrente di riposo è fissata di progetto a ben 210 mA !!
     
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    Fantastici questi diffusori attivi.
     
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  4. pentrio
     
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    Di MFB ho avuto le 532, 541, 587 ed ho ancora un paio di 544. diffusori veramente particolari e per certi aspetti straordinari anche dal punto di vista della qualità di riproduzione sonora.

    C'è un sito web dedicato alle MFB manco a dirlo è olandese!!

    www.mfbfreaks.com/

    Sono disponibilissimi e gentilissimi ed alcuni di loro stranamente parlano anche un po di italiano.
     
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  5. pserci
     
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    Riprendo questa vecchissima discussione per confermare che i 544 sono due gran bei diffusori. Alle mie ho sostituito TW e MR con i rispettivi AD0163 e AD0211, aggiornando alle ultime revisioni dei bollettini philips anche i valori delle frequenze di taglio per poter utilizzare al meglio questi due nuovi AP. Ho qualche perplessità sull'utilità dell'attenuatore per le HF, frequenza di taglio troppo bassa, probabilmente fatta per attenuare un po il tweeter originale che di fatto "strillava" sulle alte. Infatti nelle serie successive questo controllo è totalmente sparito....
    Purtroppo non avendo spazi per "secondi impianti", le tengo custodite ed ogni tanto le faccio sgranchire collegandole direttamente alle sorgenti, talvolta meravigliando amici musicofili ma non audiofili per la fedeltà e l'estensione sulle basse di questi due diffusori rispetto soprattutto alle dimensioni fisiche.
     
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    Pserci, mi sai dire le differenze, se hai avuto occasione di ascoltare, tra i mid in carta e quelli in tela trattata?
    Personalmente sono un sostenitore della carta per le membrane, ma nel caso di un mid a cupola non metterei la mano sul fuoco.
    Ti chiedo questo perchè ho anche una coppia di 211 sulla mensola...
     
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    Di primo acchito, una minore nasalità. In maniera più attenta ho trovato minor confusione e maggior dettaglio negli arrangiamenti, ma forse questa prerogativa è più del tweeter che non del mid. E' tanto che le tengo spente, le devo riaccendere...solitamente le ascolto con un raspberry PI + DAC i2s e volumio...
    Buona serata
     
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    Ritorno su questo thread, perchè ho arricchito la famiglia MFB con una coppia di RH532.
    I mobili erano carteggiati e li ho passati a cera.
    Una cassa funzionava "abbastanza"
    Con ossidazioni sparse trattate prima di accenderla.
    Rimontati gli altoparlanti che erano stati tirati giù per controlli, rifatte le guarnizioni, partenza lenta con Variac...
    Regolati i due bias e il feedback attivo, controllati l tempi di accensione e spegnimento, è stata posta in collaudo, mentre l'esemplare malato veniva posto sul lettino operatorio.
    La seconda cassa era stata vittima di una mezza catastrofe.
    Fulminati vari transistor e resistenze, ossidazione diffusa.
    Mancato codice colore del dispositivo sensore acceleronetro.
    Un restauro impegnativo.
    Alla fine sono tornate in piena salute.
    I condensatori Philips blu si sono confermati eccelsi.

    Pilotate con vari preamplificatori, solo con i migliori sembrano gioire.
    E a gioire non sono solo loro.
    Poste ad altezza e interdistanza giusta si gioisce.
    Eh, si....50 anni fa era giâ disponibile una meraviglia d'ascolto.
    Ne son state dette tante su questa prima serie Motional Feedback....tweeter strillone.
    Midrange urlatore.
    Suono affaticante.
    Beh...credo che prossimamente mi lascerò molto affaticare.
    Eh, si...

    Onore a Piet Gouw, padre del progetto MFB.
    Entusiasta audiofilo fino in età avanzata.
    Ingegnere elettronico olandese inventore geniale, è venuto a mancare non molto tempo fa.
    Ha lasciato una bella eredità, cui è doveroso tributare la piu sincera gratitudine.
     
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    E' bello leggere che, dopo tanti anni di lavoro, di ascolti e prove, ancora ti entusiasmi e gioisci.
    Vorrei saperne fare tesoro per i momenti bui...

    Lucio
     
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    Federico sappi che per quella serie di diffusori nutro un amore paragonabile solo a quello che ho per lo scott :)
     
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    ''nutro un amore''

    Poligamo! :)

    Lucio
     
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    CITAZIONE (lucior @ 13/3/2024, 21:52) 
    Poligamo! :)

    Lucio

    Sicuramente :) almeno per cio che riguarda il mio harem di elettroniche vintage :)

    Comunque in Italia hanno raggiunto quotazioni alte quelle philips, ma valgono veramente la pena.
    Anche le vecchie RH stanno aumentando il loro valore, le mie 437 in ambiente piccolo sono ua meraviglia :)
     
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    "E' bello leggere che, dopo tanti anni di lavoro, di ascolti e prove, ancora ti entusiasmi e gioisci.
    Vorrei saperne fare tesoro per i momenti bui..."

    Questa cosa ha stupito anche me.
    Di carattere credo di essere incostante e sempre pronto ad annusare nuovi odori.
    Ma con l'audio mi sono stupito della mia costanza.
    Teoricamente dopo piu di 50 anni di frequentazioni dovrei averne le balle piene...pienissime!
    E invece....
    Buh..non so che dire.
    Le cose originali solo mie che sono riuscito a inventare sono relative a tre o quattro configurazioni di stadio.
    Probabilmente avrei potuto fare di più.
    La mia incostanza deve aver trovato la fessura da cui penetrare.

    Non so se ti faccio un regalo augurandoti uguale impeto e passione.
    Credo che tali passioni praticate in modo cosi totalizzante, rendano difficili i rapporti con mogli figlie fidanzate .
     
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    Credo possano rendere difficili i rapporti con chiunque agogni uno spazio privilegiato, a volte anche solo un po' di spazio...
    Mio padre era quasi totalmente assorbito dal proprio lavoro.
    Forse è anche per questo che alle mie passioni ho quasi sempre tarpato le ali.
    Una sorta di auto sabotaggio figlio di un esempio un po' squilibrato.
    Difficile trovare una giusta misura.

    Lucio
     
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    Non ho mai sentito le Philips MFB ma mi hanno sempre attratto per l'originalità del progetto e delle idee (mi faceva impazzire, sedicenne, sapere che c'era un accelerometro (!!!) sul woofer). Non sono mai riuscito a comprarne una coppia in gioventù (costicchiavano e i soldi erano proprio pochini) e adesso devo impegnarmi a cercarne una coppia, qualunque essa sia. Sono troppo curioso...
     
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21 replies since 31/7/2014, 14:25   951 views
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