AV Audio Vintage

Posts written by il_clod

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    ipotizzo siano per lo più pancake della SKC.

    intanto ho trovato questa:


    decisamente non è la stessa cosa, ma ormai è roba rara anche questa...
    chissà come sarebbe andata se non l'avessero fatta rim-drive...
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    CITAZIONE (edate7 @ 31/1/2017, 19:33) 
    Su ebay si trovano a circa 30 euro l'uno. Una volta ho visto una inserzione che dava i dischi DBX e il decoder a 200 euro (per cinque-sei titoli di classica). Il venditore era italiano.

    Tutto sommato un prezzo abbastanza interessante...
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    eh già, magari fosse possibile...

    Verosimilmente darebbe il meglio di se sulla musica classica vista l'ampia escursione di dinamica.

    Peccato che di dischi nuovi non se ne facciano tanti quanto una volta.
    Già farli così mi sembra quasi un traguardo.
    Magari tra qualche anno, quando potrebbe ritornare la moda dell'audiofilia (perché poi, stringi stringi, ritorna solo se è moda..) e allora si ripartirà con i formati "non esattamente standard".
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    per la serie "non si finisce mai di imparare"
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    Non sono riuscito ad ascoltarne uno finora. Direi che in Italia all'epoca fossero delle mosche bianche. Oggi peggio.
    Per i pochi fortunati che li hanno ascoltati, vorrei esponessero e condividessero le proprie opinioni.
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    Vedere i documenti della Philips è sempre un nostalgico piacere di un tempo in cui le cose erano pensate e documentate bene e spiegate anche meglio. Sigh...
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    Edilio, non conosco il documento di cui parli, ma di base è verosimile.
    Come dire prendere dei nastri VHS (meglio ancora Super VHS) e "slittarli in porzioni da 150mils.
    i nastri VHS hanno uno strato magnetico di biossido di cromo o ferro-cobalto più fine, ma soprattutto più sottile e meglio calandrato, quindi più liscio e "denso"; la sottigliezza dello strato magnetico influenza la retentività in funzione della lunghezza d'onda.

    A rivestimento più spesso corrisponde miglior retentività alle grandi lunghezze d'onda, mentre uno strato sottile ha una minor autosmagnetizzazione alle piccole lunghezze d'onda (quindi memorizza di più e meglio)

    Chi conosce l'Alesis ADAT sa che per il digitale i nastri originariamente concepiti per il video vanno benissimo perché la banda passante è molto simile e il segnale effettivamente registrato (in termini di fronti di salita e discesa) ha poco a che vedere con il segnale analogico originario.
    Aneddoto; il sample rate di 44100Hz è stato scelto perché prima di fare un CD, tale contenuto si sarebbe dovuto registrare su dei registratori video a nastro. Qui la storia

    Qui c'è gente che ha provato a slittare un VHS...

    www.youtube.com/watch?v=WHh8WyC_aFM

    www.youtube.com/watch?v=Wq-mULdRqaE
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    Ripeto, ora non ha più molto senso, ma chiedo di ripensare ai cambiadischi del passato che avevano il perno centrale molto lungo. In fondo se dovevi ascoltare un audiolibro a 16rpm non è che potessi permetterti la fedeltà assoluta (ne' era richiesta), quindi il VTA importava fino ad un certo punto.
    Secondo me negli anni 60 e 70 non era stupido avere un coso del genere se non volevi modificare in modo importante il tuo cambiadischi.
    Però dovevi avere già uno stilo ellittico... in teoria...
  9. .
    Penso che il tuo ragionamento sia corretto se applicato ai nostri tempi per svariati motivi.
    a) abbiamo gli inverter a frequenza variabile
    b) abbiamo i brushless (o i motori sincroni)
    c) abbiamo i perni centrali corti.

    Se rifai lo stesso ragionamento su (ad esempio) un cambiadischi Garrard o LESA a ruota folle o con motore non regolato, secondo me sarebbe un concetto ben sensato.

    Ad ogni modo sarebbe un gimmick che mi costruirei per puro gusto.
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    Penso che il tuo ragionamento sia corretto se applicato ai nostri tempi per svariati motivi.
    a) abbiamo gli inverter a frequenza variabile
    b) abbiamo i brushless (o i motori sincroni)
    c) abbiamo i perni centrali corti.

    Se rifai lo stesso ragionamento su (ad esempio) un cambiadischi Garrard o LESA a ruota folle o con motore non regolato, secondo me sarebbe un concetto ben sensato.

    Ad ogni modo sarebbe un gimmick che mi costruirei per puro gusto.
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    Penso che il tuo ragionamento sia corretto se applicato ai nostri tempi per svariati motivi.
    a) abbiamo gli inverter a frequenza variabile
    b) abbiamo i brushless (o i motori sincroni)
    c) abbiamo i perni centrali corti.

    Se rifai lo stesso ragionamento su (ad esempio) un cambiadischi Garrard o LESA a ruota folle o con motore non regolato, secondo me sarebbe un concetto ben sensato.

    Ad ogni modo sarebbe un gimmick che mi costruirei per puro gusto.
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    Rimando al ripasso sulle carrucole. :)

    edit: e a controllare meglio le immagini sul link originale.

    edit again: sono cascato in una trollata, dai...

    Edited by il_clod - 13/1/2017, 11:02
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    il fatto che tu abbia detto che il piatto fermo porta anche i mozzi delle rotelline. il che è falso. :)
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    Ripassino di carrucole? :) Ripassino di carrucole...

    600px-Four_pulleys.svg

    La configurazione da guardare è la carrucola mobile oppure a due pulegge.

    ipotesi: Il piatto con l'ala deve stare fermo.
    La parte bassa della rotella rotola senza slittare sul piatto del del giradischi e le particelle rotoleranno alla medesima velocità.
    La parte alta della rotella rotola senza slittare sul piatto con l'ala.
    il braccio di leva è quindi il diametro della rotella. il perno della rotella (ossia il piatto di mezzo e quello più alto su cui appoggerà il disco "half speed" si trova a metà strada e si muoverà a metà velocità ma con metà leva potrà fornire il doppio della coppia che il giradischi fornirebbe in full speed.
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    Veramente di dischi a 16 giri ce ne sono stati e non solo come audiolibri ante litteram, ma anche per musica. Tuttavia non hanno mai attecchito sul mass market e sono a tutt'oggi rarissimi.

    Leggevo che da qualche parte ci sono dischi a 8 rpm; addirittura Jack White (ex White Stripes) per festeggiare un anniversario della sua casa discografica ha rilasciato un disco a 3 rpm (che però in realtà sono 4)

    Sentivo parlare di uno stilo per "ULTRA MICROSOLCO" per i dischi a 16 giri di cui non ho ancora trovato riscontro in giro.

    Ad ogni modo il piatto che fa da perno alle rotelle DEVE girare se no non funziona nulla. C'è un altro piatto sopra quello, che DEVE stare fermo.
170 replies since 27/8/2014
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