Tecnica di registrazione su piastra

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    Maurizio, mi permetto di dire la mia. Purtroppo, a noi "comuni mortali", è sufficiente premere il tasto rec. Tutto il resto lo fa la macchina e il nastro che ci si è messo dentro; noi possiamo dire "la nostra" tarando accuratamente bias, eq e livelli se la macchina è manuale, oltre il livello di registrazione; se la macchina è automatica, solo il livello di registrazione.
    Diverso è il discorso se la macchina è a valle di un processo complesso, quale la produzione finale da un nastro master, che magari è registrato in multitraccia e bisogna mettere tutto "d'accordo"; qui intervengono pesantemente l'esperienza, il gusto e l'abilità dell'ingegnere del suono; nel mondo pro, considero Bob Ludwig uno degli ingegneri del suono più bravi al mondo se non il più bravo in assoluto. Ogni sua opera suona come dovrebbe suonare un disco: chiaro, dinamico, naturale, quasi esplosivo, con tutti i suoni giusti al posto giusto.
    Chi come me si limita al mestiere di "copiadischi" non può intervenire praticamente su nulla; ascolto la registrazione iniziale da copiare, la giudico, uso un nastro che "si adatta" (se la registrazione fa schifo ci metto un nastro che fa schifo, tanto non otterrei nulla di più), taro al meglio che posso il mio deck, scelgo se e quale Dolby utilizzare, regolo accuratamente i livelli e faccio partire il tutto. Ascolto in cuffia commutando tra tape e source, se mi soddisfa ok se no riguardo qualcosa (il bias, generalmente) e fine della storia.
    Non ci sono altri margini di manovra, almeno per me... :)
     
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    Ciao Edilio

    Il tuo contributo è sempre molto gradito.

    Seguendo i tuoi consigli ho fatto alcune prove di registrazione e questa volta ho usato soltanto la HK e come sorgenti cd e giradischi. Durante uno di questi test sbadatamente non ho ben eseguito la taratura del nastro....naturalmente lo scarto era veramente minimale ma comunque sia non era perfetta....e devo dire che la registrazione mi è piaciuta di più " con la cassetta non perfettamente tarata " che non con la cassetta in condizioni ottimali. Possibile?? MI sono fatto l'idea che la tecnica sia essenziale....conoscere i trucchi " del mestiere "....pure.... quindi è per questo che ho scritto che secondo me non basta premere il semplice tasto rec....o forse....semplicemente ho scritto l'ennesima cavolata.....

    Maurizio
     
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    No, Maurizio, non hai detto una cavolata... molti deck a calibrazione automatica prevedono una manopolina per variare il bias regolato dalla macchina secondo i gusti dell'utente... vedi l'Akai GX-F91... <_<
     
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    Edilio

    A questo punto una domanda mi sorge spontanea...

    Naturalmente durante la taratura della cassetta la macchina ( mi sto riferendo sempre alla mia HK ) esegue la stessa in maniera standard e la macchina in oggetto non sa se dovrà registrare da una sorgente analogica o digitale..... quindi se io manualmente taro perfettamente la cassetta andrà bene per entrambe le sorgenti oppure sarà solo un ottimo compromesso?
    Per esempio l'aiwa xk-s7000 ha il selettore per poter scegliere il tipo di sorgente.....e sempre da test effettuati se confrontiamo due registrazioni una fatta da vinile con selettore posizionato su analog e l'altra sempre da vinile però con selettore posizionato su cd la differenza sonica si sente....

    Maurizio
     
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    La stragrande maggioranza dei registratori a cassetta sono nati in pienissimo periodo analogico, per di più di quello buono... Le cassette riuscivano a registrare quasi perfettamente gli LP, hanno cominciato a mostrare la corda (tranne i nastri metal) quando si registravano CD. La HK come tutti i registratori tarerà i nastri indipendentemente da quale sorgente verrà registrata (tuner, cd, vinile, altro nastro). Non posso escludere che il selettore CD sulla Aiwa sia solo un ingresso ad alta accettazione ed alta dinamica; altri registratori, ad esempio alcuni Pioneer, in epoca CD avevano a bordo un ingresso digitale, generalmente ottico, da cui registravano direttamente su nastro. Il Pioneer CT-S900 pur essendo forse il più "moderno" tra i miei registratori non possiede quest'ingresso, nè digitale nè analogico.

    P.S. Girovagando per il web ho scoperto questo bel sito:

    http://hifi-love.comxa.com/

    una galleria di immagini che ci farà rivivere qualcosa del tempo che fu.
     
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    Giusto per essere chiaro mi piacerebbe aggiungere una precisazione. La tecnica deve essere sempre suffragata da basi scientifiche, dimostrabili e ripetibili. Tutto il resto è estro, percezione, umore, stato mentale, anche casaccio se si vuole.

    Per quello ho sempre insistito (come giustamente detto da molti) che la base è la tecnica. Sopra la tecnica si fa l'arte. Solo se si conoscono le regole, queste si possono piegare.

    Altra metafora: per fare il David di Michelangelo devi per forza sapere come si scolpisce, si smussa e si lucida il marmo. Se no sei un bucaiolo* qualunque. :D

    Sono perplesso circa quest'asserzione:
    CITAZIONE (Maurizio_Siena @ 14/12/2016, 21:05) 
    Per esempio l'aiwa xk-s7000 ha il selettore per poter scegliere il tipo di sorgente.....e sempre da test effettuati se confrontiamo due registrazioni una fatta da vinile con selettore posizionato su analog e l'altra sempre da vinile però con selettore posizionato su cd la differenza sonica si sente....

    Sicuramente ho capito male io. Tuttavia dal service manual o user manual del 7000 (preso su hifiengine) non vedo ingressi analogici doppi. C'è l'ingresso digitale ottico e coassiale, ossia la 7000 ha il DAC integrato. Ma faccio sinceramente fatica a spiegarmi come fai entrare un vinile in un ingresso digitale. Hai un giradischi con uscita SPDIF?

    *nell'accezione originaria del termine
     
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    @il_clod

    Hai capito benissimo.....e non ti è sfuggito niente...

    Semplicemente non sono riuscito a spiegarmi.....

    Come hai detto giustamente tu la 7000 ha i 4 connettori rca ( una coppia in ingresso ed una coppia in uscita ) e poi ha l'ingresso digitale...

    Sul retro e sul pannelo anteriore ci sono i selettori per attivare il digitale...Quando ho fatto i test di registrazione da vinile prima l'ho fatta con i selettori del digitale attivati e dopo llo stesso test con i selettori disattivati....ma in entrambi i casi ho usto gli ingressi RCA....e non quelli digitali...

    Il mio intervento in origine consisteva nel dire..... quando noi mettiamo una cassetta nel deck e eseguiamo le nostre tarature lo stesso deck non può sapere quale sarà la sorgente..quindi IMMAGINO che sia una buona media tra tutti i parametri in gioco......quando in maniera del tutto casuale non ho ben tarato la cassetta sulla HK il risultato ottenuto è stato superiore a quando ho tarato perfettamente la cassetta.....da questo deduco che come in tutti i campi l'arte del mestiere ( conoscenza macchina-supporto....le varie tecniche ) sia veramente fondamentale per riuscire ad avere il massimo delle prestazioni.


    Maurizio

     
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    Maurizio, se si sbaglia la taratura andando leggermente "giù" di bias rispetto all'ottimale (underbias) i nastri suonano più brillanti, ma sono più proni alla saturazione. Mantenendo il livello un pò più basso del normale, vengono fuori grandi registrazioni. Molto peggio sbagliare esagerando anche leggermente col bias (overbias); gli alti si attenuano molto, le registrazioni vengono "attufate" come ascoltare un ottimo (musicalmente) ma pessimo (come registrazione) disco dei Traffic.
     
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    Edilio

    Grazie del tuo post....interessante come sempre....

    Maurizio
     
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    Uhm...questo thread mi e' diventato un po strano.
    Attivare o disattivare un ingresso digitale su un deck a cassette non puo' e non deve influenzare la resa in registrazione da fonte analogica.
    Che poi questa sia un tuner un CD player in uscita line o l'uscita rec out di un preampli cui e' collegato un giradischi non cambia nulla.
    Se si sentono differenze con gli ingressi digital aperti vuol dire che qualcosa non quadra.
    Avere un DAC on-board in un deck a cassette la trovo una cosa abbastanza ripugnante.
    Anche perche e' assai probabile che il DAC del CD player sia migliore di quello incorporato nel deck.
    Avere un dispositivo digitale dentro un deck e' una cosa massimamente idiota.
    In primis perche' c'e' la possibilita' che venga iniettato rumore nei rail di alimentazione, e in secundis perche' fino a prova contraria una testina e' un dispositivo che lavora a tensioni alternative assai basse e il rischio che capti campi irradiati dalle sezioni dove circolano frequenze elevate di campioni digitali commutati non e' affatto campato in aria.
    Anche se vengono usate schermature il rischio permane.

    La taratura di un nastro da parte di un autocalibratore e' una cosa delicata.
    Prima di tutto bisogna essere certi che l autocalibratore sia...calibrato.
    Registrare bene una cassetta e' una piccola arte.
    Trovare il giusto bias non e' banale.
    Spesso capita che all inizio cassetta un bias perfetto, verso la fine risulta eccessivo o insufficiente.
    Pertanto vanno fatte prove non solo a inizio cassetta.
    Lo stesso debole ma non trascurabile riscaldamento delle testine fa si che dopo 30 minuti di REC la taratura non sia piu esatta.
    Anche l' oscillatore ultrasonico non e' sempre cosi' stabile in frequenza e la corrente di premagnetizz varia.
    Insomma: per fare cassette realmente buone bisogna farsi le ossa.
    Poi si puo' tornare qui a parlare anche del sesso degli angeli.
    Ma poi...non prima.
     
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    Altra cosa è sapere usare l'oscillatore interno.
    E tenere, il tape path, pulito periodicamente.
    La calibrazione, va fatta a metà nastro.
    Ovviamente sapendo, di avere sempre pulito,
    il percorso del nastro.
     
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    e menzioniamo anche la smagnetizzazione periodica delle teste .

    Anch'io trovo veramente idiota l'aver piazzato un dac nel deck
     
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    CITAZIONE (Tiro_mancino @ 16/12/2016, 22:49) 
    e menzioniamo anche la smagnetizzazione periodica delle teste .

    Mi viene in mente l'ADMS.
     
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    CITAZIONE (Libra - @ 16/12/2016, 22:54) 
    Mi viene in mente l'ADMS.

    presente sulla AD-3500.

    Ma soprattutto la AD-3500 disponeva dell'ingresso microfonico (stereo) cosa che permetteva di registrare attivamente eventi reali , e non solo i soliti dischi e brani per radio .

    Poi stranamente, quella che era una funzione unica ( immaginiamo la registrazione delle voci dei familiari) dei deck, scompare .
    Mah !
     
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    La presa degli ingressi microfonici, era pensata, specialmente in Giappone
    per eseguire il karaoke e attraverso missaggio registrare anche la musica.
    Cosa molto diffusa in Giappone ancora adesso.

    Sugli Aiwa AD-FF60 / AD-FF70 / AD-FF90 sembra non esserci le prese microfoniche,
    invece ci sono, e queste sono poste, sul retro del deck.
     
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78 replies since 6/8/2016, 16:38   873 views
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