High Fidelity Milestones (by Tunedguy57)

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  1. audiomagika
     
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    Concordo sui 408...
    all'epoca li vendevo, e insieme ai fratelloni, sono stati nel soggiorno (dei miei) per qualche tempo.
    I rivali che avevano accanto si chiamavano Threshold, Classè, CJ... per citare i più famosi e i poveri parallelepipedi colorati sono sempre usciti perdenti.
    Hanno pilotato Mirage, ProAc, Tdl, Hales, Magnepan, Paragon, ecc...
    Suono asciutto, scheletrico direi, privo di strutture armoniche, spingevano? Si, abbastanza ma le sonorità erano troppo semplificate.
     
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    Timidamente mi faccio avanti tra i giganti per proporre un'inclusione nella lista. Lo faccio per interposta persona, ma in fin dei conti anche con una qualche convinzione (così, se rispondete "marameo" giro lo sberleffo all'amico; e se invece approvate, m'intasco metà del merito).

    Dunque, come pietra miliare tra i finali propongo il Dynaco ST70. Pare ne siano stati costruiti o venduti in kit circa 300.000 per una produzione sparpagliata su diversi lustri.

    Che ne dite? Tuned, a te la sentenza.
     
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    Proposta accolta....ha ben diritto di cittadinanza nella milestone list.
     
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    Posso timidamente proporre il Dual 701 (o 721) tra i giradischi?
    Secondo me merita un posto per:
    originalita' del progetto (trazione diretta all'europea)
    costruzione meccanica veramente di alto livello
    sistema perfettamente integrato, oggi diremmo 'plug and play' con una bella base, un braccio eccellente e la V15III integrata a clip senza patemi di installazione e taratura
    C'era qualche ingenuita' (i terribili contatti a molla della slitta portatestina) ma anche tante cose fantascientifiche, come tutte le opzioni di taratura del braccio, i contrappesi sdoppiati e montati elasticamente eccetera.
    Il tutto ad un prezzo certamente non economico ma sicuramente molto piu' equilibrato di molti concorrenti

    Oltretutto (ma qui' andiamo sul personale) erano giradischi molto belli, specie il 721.
     
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  5. Fabrizio Ruggeri
     
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    Anche a me i Dual piacciono molto... Tanto è vero che ho 704, 714, 606, 1219, oltre a quelli montati sui compatti. :D
     
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    Anche a me piacciono i Dual.
    Nondimeno nessun modello (eccettuato il 1019, già presente in lista) può essere considerato una pietra miliare nella storia dell'hifi.
    Se proprio un altro modello dovesse entrare nella lista per diffusione e popolarità sarebbe il 1009 del 1963.

    Edited by tunedguy57 - 29/1/2016, 00:53
     
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    Gli Albarry non erano cattivi ampli....circuitazione priva di originalita' ma gran riserva di energia.
    Il suono era in parte compromesso dalla scelta di mettere un condensat al tantalio in ingresso.
    Erano pero' due belle caramelle Rossana! ( definiz originale di Bebo Moroni di cui non voglio appropriarmi)
    [/QUOTE]

    Buongiorno a tutti primo post su questo interessante forum che se non era per una ricerca sugli "ingranaggi sbriciolati" di una piastra Phlips non avrei scoperto...
    Alcuni anni fa ho recappato per un amico la sua coppia di Albarry eliminando i tantalio in ingresso ed il suono ne ha beneficiato parecchio..

    Per quanto riguarda gli HiFi Milestones ho avuto per alcuni anni la coppia Quad 303/33 sui quali il recapping è d'obbligo così come nel pre la sostituzione di tutti i transistor con i BC317/337, se ricordo bene la sigla, per un maggior "respiro e dettaglio..

    Forse mi sono sfuggiti ma meritano una menzione Naim NAP30/NAIC12.

    Buona giornata e weekend

    MArco
     
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    Benvenuto Mcolliva!

    Non sono troppo d'accordo sulla sostituzione dei transistor sui 33.
    Ho vari esemplari di 33 dotati di varie serie di transistor.
    Ho potuto testare la reale differenza dei transistor, montando gli stessi condensatori su due serie di schede linea.
    Differenze a dir poco sfumate.
    Ad ogni modo forse i vecchi BC109C andavano quasi meglio dei più recenti a custodia plastica.
    Ma il "forse" è assolutamente d'obbligo.
    Segnalo ad ogni modo la coppia BC550/BC560 che possiede tutti i requisiti per essere una coppia realmente jolly.
    Alta Vce, basso rumore, basso costo.
    Oggi come oggi non vale la pena di farsi grossi problemi però.
    I transistor di piccolo segnale suonano virtualmente quasi tutti uguali.
    Diverso il discorso se si va a scomodare transistor di maggior potenza, come I TO39 (2N5320/5322, oppure i BC141/BC161, ecc....) laddove, come nei transistor finali, "più potente=suono più duro".
     
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    Buon inizio settimana a tutti
    sul mio 33 il problema più che di sfumature era di sbilanciamento marcato tra i due canali, che persisteva anche dopo la sostituzione dei condensatori e delle resistenze così decisi di sostituire tutti i BC109C con dei BC550/560 matchati per Hfe, quindi in realtà le mie impressioni di ascolto con i transistor originali erano state superificilai e viziate dallo sbilanciamento.
    Concordo sulla quasi uniformità di riproduzione dei moderni piccoli transistor.
    Prossimamente vi aggiorno sul restauro della piastra Philips f6220, quella con gli ingranaggi arancioni sbriciolati.

    Buona giornata

    MArco
     
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    CITAZIONE (audiomagika @ 14/5/2015, 19:42) 
    Concordo sui 408...
    all'epoca li vendevo, e insieme ai fratelloni, sono stati nel soggiorno (dei miei) per qualche tempo.
    I rivali che avevano accanto si chiamavano Threshold, Classè, CJ... per citare i più famosi e i poveri parallelepipedi colorati sono sempre usciti perdenti.
    Hanno pilotato Mirage, ProAc, Tdl, Hales, Magnepan, Paragon, ecc...
    Suono asciutto, scheletrico direi, privo di strutture armoniche, spingevano? Si, abbastanza ma le sonorità erano troppo semplificate.

    Non sono proprio d'accordo sul giudizio dato degli M408, o meglio, sul mio set up, pre AR SP9MKII ,M408 e ESB 7/05, suonano tutto il contrario da quello definito qui sopra.
    Sarà questione di sinergie ma non mi hanno mai dato l'impressione di essere privi di strutture armoniche , suono scheletrico etcc..
    Anzi sono una vera goduria, anche provando a sostituire i diffusori, con altri meno "presenti".
     
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    Penso che non è la sezione giusta per postare la domanda. A meno che non lo si proponga come cittadino della "Milestones".
    Cosa secondo me non troppo fattibile, visto che non soddisfa abbastanza i requisiti per entrarvi.
    Invito il moderatore a spostarla, per poter proseguire la discussione in modo più fruibile.

    Riguardo l'AU999:
    Si tratta di un magnifico pezzo vintage genuino. Un progetto realmente interessante per un amplificatore le cui quotazioni in tempi recenti sono lievitate alquanto.
    La progettazione elettronica denota grande competenza e grado di aggiornamento dei progettisti Sansui ( si parla del 1969), che vi profusero grandi energie e con ogni evidenza ebbero dalla direzione una sorta di "carta bianca" per un grado di libertà direi quanto meno inusitato per un azienda giapponese. Solo Sony in quegli anni procedeva con scelte progettuali ardite e libertà di pensiero.
    Va aggiunta senz'altro Sansui in quel ristretto novero di innovatori.
    La costruzione meccanica è altrettanto "gorgeous" tant'è vero che assai presto il 999 verrà affiancato ( e poi sostituito) dall' AU888 che in pratica altro non era che una versione aggiornata e più economica da produrre ( il grado di bontà dei materiali usato rimaneva ragguardevole: tutto è relativo!) .
    A parte la sezione finale di questo splendido integrato, che è di ottimo livello, anche la sezione preamplificatrice, da sempre tallone d'Achille degli integrati Japan e non, presta il fianco a poca critica, essendo dotata di buffer in ingresso ben studiati, controllo di volume a valle dei suddetti stadi e una sezione toni di buona qualità. La resa sonora della sola sezione pre è infatti di buon livello, cosa a cui per esempio molti altri ampli della stessa casa non riuscirono ad arrivare.
     
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    Io propongo e qui Federico mi farà una sonora pernacchia di inserire tra gli integrati il musical fidelity A1 la bistecchiera, che nonostante la tendenza suicida e la difficoltà a pilotare carichi difficili secondo me è interessante per il tentativo di far "assaggiare" la classe a e lo fa attraverso i bistrattati umiliati e offesi (dai fighetti hi-end) 2n3055...........

    E poi se vogliamo l'estetica minimalista che a me piace molto era davvero particolare.
     
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    effettivamente la mancanza di un pezzo della Sansui si potrebbe sentire nella lista . Recentemente ho avuto modo di ascoltare l'au9500 e non ho potuto fare a meno di pensare che era che poteva piacere a Federico ( come ad ogni altro estimatore dall'orecchio fine) .
    Anche altri Sansui sono pregevoli ma a volte il gigantismo della realizzazione prende il sopravvento sul risultato . Come non accade con il 9500 che sembra perfetto nella realizzazione, nello stile, nel risultato. Se poi qualcuno conosce ampli migliori che ben vengano fuori i nomi !
     
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    Un SAnsui lo metterei magari il919 per diversi motivi, è un apparecchio molto ben costruito, suona bene e in più in un certo senso è la summa Sansui prima della crisi degli anni 80.
     
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    Di AU9500 ne ho avuti due e sebbene uno dei due suonasse meglio, cmq l' ho trovato assai deludente.
    La sezione finale da sola invece e' ottima.
    Proprio volendo inserire un Sansui sarei in dubbio tra AU111 ( valvolare) e AU777 ( primo SS Sansui del 67).
    Ma seguendo la cronologia della storia del solid state la Sony in quanto costruttore japan venne cmq prima. ( 1966)
     
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