AV Audio Vintage

Posts written by il_clod

  1. .
    Niente di personale in realtà, per lo meno non di prima mano, ma in parte della generazione che mi precedette.

    Ribadisco l'excursus, quindi andremo off topic.

    Inizio OT

    Inizio sfogo

    Spesso ci dimentichiamo della storia che c'è dietro le cose.
    Spesso siamo talmente presi dalle minuzie da perdere di vista la "big picture" e i relativi indotti di reputazione, di orgoglio nazionale, di welfare, di SISTEMA.

    Semplicemente ripensavo a quante eccellenze nate in Italia sono andate via dall'italia.
    Pensavo al piano Marshall ed alle sue buone intenzioni che per un po' sono andate anche bene, ma poi si sono diluite, dimenticate, tante persone si sono lasciate prendere dal menefreghismo e dal coltivare il loro piccolo orticello senza minimamente voler contribuire a qualcosa che sarebbe stato la fortuna del nostro paese.

    Alla Raytheon che che ha fatto nascere il silurificio, poi Microlambda, poi Selenia etc...
    A Olivetti
    A Fairchild che ha contribuito alla SGS
    A GTE
    A Digital
    A IBM
    A FIAR
    A FACE
    A ILVA
    A tante altre...

    Molte sono morte, a sensazione direi che alcune concause possano essere il fatalismo, la mediocrità e l'incompetenza dei vertici.
    Alcune altre realtà importanti del nostro paese stanno morendo, come dei vecchi abbandonati in un dormitorio e lasciati a loro stessi che aspettano il giorno della loro liberazione.

    Selex/Finmeccanica è rimasta ma è talmente conglomerata da essere come un passato di verdure in cui non riconosci più le zucchine dai fagioli quindi non mi sentirei di dire "la sento italiana e ne vado orgoglioso". Forse è "la meglio" come dicono a Roma

    Fiat se n'è andata. Magari ha approfittato di furbate a suo tempo, ma fatto sta che se n'è andata in Olanda.

    ST se n'è andata. Andava bene e per non comcinciare ad andare male ha fatto fusioni ed alla fine è in Svizzera.

    Mi viene spesso da domandarmi come sia possibile che il sistema formativo italiano sia eccellente nel formare tecnici e ricercatori ma ma tanto carente nel formare amministratori, imprenditori, manager o come desiderate chiamarli.
    Che per caso ci sia una grave lacuna educativa "nostra" in quanto paese?
    Non riesco a trovare risposta e ne soffro.

    Mi viene spesso da domandarmi cosa è cambiato nella mentalità del 1945-1950 a quella odierna da spazzare via la vera imprenditoria, quella che tira su i Paesi con la P maiuscola.
    Non riesco a trovare risposta e ne soffro.

    Mi viene spesso da domandarmi quanto possa essere difficile mandare avanti con successo un'azienda in italia e quanti impicci, cavilli e storture ci possano essere. Leggo spesso di storie in cui italiani vanno all'estero e fondano aziende di successo in una settimana mentre in italia ci sarebbero voluti mesi. Ascoltavo su Radio24 tempo fa un imprenditore del bresciano che ci ha messo 7 anni per aprire un nuovo stabilimento, prevalentemente a causa della burocrazia.
    Non riesco a trovare risposta e ne soffro.

    Non sono molto orgoglioso di quanto vedo, tutto lì. Mi domando che tipo di visione ci sarebbe voluta dalla politica per far prosperare l'industria. Adesso mi sembra quasi che "se ce la fai in Italia, ce la fai dappertutto".

    Fine sfogo.

    Fine OT
  2. .
    CITAZIONE (tunedguy57 @ 16/2/2016, 22:16) 
    Usare dei chip giapponesi non cambia la nazionalita.
    Altrimenti un ampli per computer che ho sul tavolo, che contiene dei moduli di potenza sgs thomson dovrebbe essere considerato italocinese.
    ;)

    Scusa il pignolismo, ma sarebbe più giusto dire franco-cinese. :)
    SGS-Thomson ha messo sede in Francia dalla joint venture con Thomson CSF/Sescosem
    Quando è diventata STMicroelectronics ha messo sede in Svizzera.

    Avrei anche un lungo excursus da fare ma sfortunatamente sarebbe inutile... :(
  3. .
    CITAZIONE (Pampogna @ 16/2/2016, 12:28) 
    Sto aspettando i pezzi per la costruzione per poi fare la prova usando un microscopio che ho in laboratorio per vedere se lo sporco nei solchi viene rimosso , l'idea è quella di fare una vasca come quella usata per pulire i circuiti stampati e rimanere entro i 100 euro .
    Nell'ultima immagine si vedono posizionati 4 trasduttori sotto lavasca , io ne userò due , per sciacquare il disco userò l'acqua depurata con sistema a osmosi che ho installato sotto il lavello di casa ( 5 stadi di filtraggio 80 euro tutto compreso ) .
    https://s12.postimg.cc/ikac90ff1/AY058_AOY...ont_b_clean.jpg
    https://s24.postimg.cc/aremjtvh1/aoyue9070_48317.jpg
    https://s17.postimg.cc/vkr6wb4of/Image1.jpg

    Niente male come idea.
    Hai un MP
  4. .
    Facciamo una prova su strada dei vari sistemi di lavaggio: vi va?
    qualcosa del tipo "prima e dopo la cura"
    si registra un video con l'audio collegato allo stereo con un disco sporco prima di lavarlo e dopo il lavaggio.
    Capisco l'onere del farlo (tempo e sbattimento) ma senza dubbio sarebbe utile.

    Quindi potremmo mettere in lizza:

    - Metodo Nardi
    - knosti/spin clean
    - VPI
    - colla vinilica
    - ultrasuoni da solo
    - Audiodesk/KLaudio

    Che ne dite?
  5. .
    io mi sono appena costruito uno ionizzatore a 8 punte. non fa rumore, consumo praticamente zero, ma soprattutto mani libere.
    Lasciarlo acceso fa solo bene perché non produce archi (quindi ozono) ma ionizza e basta.
    Non serve nemmeno la ventola perché muove l'aria grazie alle punte.
    Peccato solo che sia ingombrante. prossimo giro prenderò condensatori più piccoli..
  6. .
    E' vero, il campo degli azionamenti è vasto.

    A mio personale avviso molto dipende dall'applicazione e da quanto al limite si porti il motore.
    Se non devi fare shuttling e editing tutto il giorno (tipo: se non hai uno studer A812 o simili) va bene anche un motore in CC nonostante le spazzole, le scintille e tutto il resto.

    Secondo me in condizioni gravose il motore in AC è generalmente più affidabile nel lungo periodo per mancanza di contatti a strisciamento e maggior densita di potenza. Per contro, un controllo preciso di velocità e coppia è più complicato.

    In assoluto credo che il massimo dell'affidabilità meccanica (ergo meno parti in assoluto per ottenere un risultato accettabile) si avrebbe con un piccolissimo asincrono trifase con controllo di coppia a ballast.
    trifase perché gira anche con il bifase (=monofase + condensatore) collegando due fasi assieme e puoi invertire la velocità scambiando tra loro due fasi, ossia a seconda della coppia puoi fare play/rewind-ff/brake.

    Diverso è il discorso del motore capstan.

    Diverso ancora è il discorso se lavori con un'unità di storage o da esso derivata come un ATR-100 e famiglia...
  7. .
    CITAZIONE (Tiro_mancino @ 22/1/2016, 14:39) 
    su questo punto hai ragione . Tutti potevano riprodurli , bastava avere la posizione II .

    Non serve nemmeno avere la deenfasi (posizione) tipo II se il nastro che stai riproducendo è stato REGISTRATO col bias del tipo II (high) ma con preenfasi tipo I (120us).
    Vedi foto precedente dove c'è scritto "Chrome dioxide - 120us
    P1000832
    CITAZIONE (Tiro_mancino @ 22/1/2016, 14:39) 
    Circa i valori di massima magnetizzazione, THD e livello dei 10 KHz ,
    temo che tu abbia un poco esagerato .
    I 10 khz erano lineari un pò su tutti i deck in play , ma per livelli incisi a a -20 db .
    Una metal non ti trasformava il tuo deck in un bobine studer

    www.pentium100.com/Audio%201993%2051-Tape%20Comparison.pdf

    www.pentium100.com/Audio%201990%2088-Tape%20Comparison.pdf

    In effetti ho commesso un errore confondendo MOL con SOL (che è il valore che ho effettivamente detto).
    Ma le differenze di livello sono quelle. E il SOL è da 3 a 5 dB più su di un ipotetico MOL a 10khz.

    A 4.75 cm/s tutto è peggiorato. Livelli, risposte in frequenza, SNR, W&F.

    Excursus: prova ad usare un Dual C844 a 9.5cm/s e dimmi se non sembra un bobine
  8. .
    Ho capito.
    Mi prendo la liberta di dissentire perché non riesco a vedere problemi di compatibilità nello specifico.
    Non mi risulta ci sia mai stato un "business" sui nastri di taratura. Piuttosto è per quello che nessuno si è mai sbattuto a usare un nastro più costoso.

    Ma se sono esistite ditte come Nakamichi che non si sono adagiate sugli standard ma quasi ne hanno creati di loro, faccio fatica a capire perché non abbiano fatto nastri tipo IV di calibrazione.

    Per alimentare la discussione vi spiego il mio ragionamento.

    I nastri di taratura vanno riprodotti ma non vanno registrati.
    Quando leggi un nastro l'unica variabile che posso scegliere è la deenfasi (3180/120 o 3180/70) che deve adattarsi a quella scelta da chi registra. In fase d'incisione, a seconda del nastro può cambiare la corrente di premagnetizzazione (bias) ed eventualmente la preenfasi.

    Per fare un esempio analogo, storia insegna che spesso i nastri tipo II sono stati incisi con equalizzazione di tipo I per aumentare il livello possibile sugli acuti a scapito del rumore di fondo. (poco + di 4 dB di differenza) il che era ottimo per le cassette da ascoltare in autoradio.
    P1000832
    quindi di fatto si può equalizzare a 120us registrando un nastro tipo II. A questo punto si può fare anche col tipo IV.

    I nastri tipo IV sono più "duri" da magnetizzare (hanno una coercività circa 4-5 volte maggiore), ipotizzo siano anche più duri da smagnetizzare. Questo dovrebbe garantire maggior stabilità a lungo termine dei livelli di riferimento.
    Questo implica anche una minor capacità autosmagnetizzante specie sulle frequenze più alte.

    Coi nastri di tipo IV arrivi a registrare anche a +2-3dB a 10kHz a 4.75cm/s al 3% THD. Con i tipo I sei sotto di 4-7 dB.

    Attendo fiducioso qualche commento.
  9. .
    Non ho capito cosa vuoi dire. Puoi spiegarti meglio?
  10. .
    e sui livelli di riferimento?
    tipo lo 0VU(160nWb/m DIN), il Dolby (200nWb/m ANSI) e lo 0dB (250nWb/m DIN)
    Io ho una paura maledetta che col tempo si smagnetizzino da soli e che poi sballino tutto.

    Ma nessuno ha mai avuto l'idea di fare nastri campione con i tipo IV?
  11. .
    Effettivamente la bobina mobile è difficile da amplificare. Come sorgente è più simile a un microfono a nastro che ad un vero pickup. Verosimilmente il trasformatore è la strada che aggiunge meno rumore.
    per il magnete mobile, se ti impegni, ce la fai degnamente anche con i 2N2222 senza cercare transistori esotici e costosi.
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    Già.
    Sarebbe una gran cosa se si affacciasse di qui e potesse farci una lectio brevis e uno schemettino...
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    Da come descrivi il Telcom C4 sembra una via di mezzo tra DBX tipo I e Dolby A. E' verosimile quel che dico?

    Sarebbe interessante ed esauriente fare una tabellina con le varie tipologie di compander e vedere di ciascuno pro e contro. Oppure esiste già? Dove la trovo?
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    Giusto per amor di chiarezza. L'intento sarebbe quello di capire se il pre-pre flat MC di nuova elettronica soddisfaceva il nostro amico. Se sì basta mettere un pre RIAA anche alimentato a batterie, che esce verso un ingresso linea e finita lì. Il 5532 è consolidato ed ha un eccezionale rapporto prestazioni/prezzo.
    Capisco faccia effetto mettere una "protesi", ma cerchiamo di essere razionali e pragmatici: se la sezione Phono del point one o del Radford non ti piace, o ti accontenti o non la usi e ne fai un'altra.

    Se no troviamo un progetto di pre Phono MC a nuvistor che qui c'è bisogno di rumore veramente basso. ma sempre di protesi si tratta. A un prezzo certamente improponibile in confronto al 5532, che può andare con 2 batterie da 9 V.
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    sono rimasto sorpreso anche io. perché per un momento mi è sembrato di sentir parlare di MC come alternativa a qualcos'altro.
    il pre MC di fatto ce l'ha già. Non è chiaro se è soddisfatto o meno. Se lo fosse basterebbe aggiungere uno stadio RIAA anche con un 5532 facile facile (tanto il grosso del SNR viene stabilito prima); mi complicherei la vita solo se necessario.
170 replies since 27/8/2014
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