AV Audio Vintage

Posts written by il_clod

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    giusto per fare l'impiccione: un riallineamento fa sempre bene di principio.
    Per alcune piastre vale la pena, per altre meno. Diciamo che i TEAC serie XX30 hanno sempre registrato meglio di quanto leggessero.
    E lo dico da possessore.
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    Scusate la suspance...
    intendo dire che, in funzione del fatto che la cassetta ha molti vincoli in più rispetto al reel to reel, risulta facile intercettare o sfondare uno o più vincoli tecnici del sistema. Perché di "sistema" si tratta.

    Se mi metto nei panni di un duplicatore ad anello continuo, prima di cominciare "la bella" devo mettere in tiro il processo e tararlo bene.
    Magari basta usare un simile approccio, pur senza usare tutti gli strumenti del caso.

    Sono convinto che sperimentando e registrando più e più volte lo stesso brano sullo stesso nastro con parametri leggermente diversi si udiranno le differenze. Non sono convinto che le tutte differenze udibili siano ancora oggi ben misurabili (dipende dalla risoluzione e sensibilità dello strumento di misura).

    Poi per carità, se hai una scheda audio ben silenziosa, con dsp interno a 24 bit che ti fa la FFT in tempo reale allora il discorso magari migliora...
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    Concordo con Federico. Questo thread sta diventando sempre più fumoso e si sta ramificando in maniere quantomeno inaspettate...

    Penso si sia detto molto. Sia on topic che off. Ma di fatto mi verrebbe da dire che le basi per fare una registrazione, se non oggettivamente, almeno percettivamente buona ci sono tutte.

    E se alla luce del thread tentassimo di fare più prove? Senza polemica per carità...
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    Giusto per essere chiaro mi piacerebbe aggiungere una precisazione. La tecnica deve essere sempre suffragata da basi scientifiche, dimostrabili e ripetibili. Tutto il resto è estro, percezione, umore, stato mentale, anche casaccio se si vuole.

    Per quello ho sempre insistito (come giustamente detto da molti) che la base è la tecnica. Sopra la tecnica si fa l'arte. Solo se si conoscono le regole, queste si possono piegare.

    Altra metafora: per fare il David di Michelangelo devi per forza sapere come si scolpisce, si smussa e si lucida il marmo. Se no sei un bucaiolo* qualunque. :D

    Sono perplesso circa quest'asserzione:
    CITAZIONE (Maurizio_Siena @ 14/12/2016, 21:05) 
    Per esempio l'aiwa xk-s7000 ha il selettore per poter scegliere il tipo di sorgente.....e sempre da test effettuati se confrontiamo due registrazioni una fatta da vinile con selettore posizionato su analog e l'altra sempre da vinile però con selettore posizionato su cd la differenza sonica si sente....

    Sicuramente ho capito male io. Tuttavia dal service manual o user manual del 7000 (preso su hifiengine) non vedo ingressi analogici doppi. C'è l'ingresso digitale ottico e coassiale, ossia la 7000 ha il DAC integrato. Ma faccio sinceramente fatica a spiegarmi come fai entrare un vinile in un ingresso digitale. Hai un giradischi con uscita SPDIF?

    *nell'accezione originaria del termine
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    Ribadisco che, secondo me, nella registrazione, prima di arrivare all'arte, ci vuole la scienza, ossia conoscere il sistema che stai usando, con le sue prerogative ed i suoi limiti. Poi ci vuole l'orecchio educato, e tanto.

    Esempio: la modalità "brick wall" o "all button" del famoso compressore da studio Urei 1176 non era documentata perché nemmeno prevista. Eppure è saltata fuori, forse per sbaglio, come una pratica tipica nei suoni hard rock degli anni 70. O il flanger, "inventato" per caso dopo una sessione di double tracking "venuta male" (la leggenda vuole durante la post produzione di "Sergeant Pepper")

    Penso che l'essere abituati al digitale ha modificato abitudini e percezioni anche quando registriamo in analogico. E questo non è per forza un bene per l'analogico e per le sue regole.

    Concordo sul fatto che gli inventor's notebook dovrebbero essere ormai patrimonio di tutti i nastrofili. Basta sapere cosa cercare.

    Sull'economicità dei vu meter a barra rispetto al sono scettico. e non parlo dei 5 led sulle piastre RS-X technics (per fare un esempio) di metà anni 80. Parlo dei display fluorescenti lunghi una spanna (con relativo pcb di controllo lungo altrettanto) che voi conoscete bene.


    edit:
    i livelli di riferimento per i nastri a cassette ora sono a 250nwb/m.
    185 è per i reel to reel nelle sue varie declinazioni (+3 +6 +9 dB)
    200 nWb/m è il livello d'allineamento del sistema Dolby ovunque sia implementato.

    link 1

    link 2

    Edited by il_clod - 14/12/2016, 14:38
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    Tutte queste cose più il contributo di Matteo soffiano sul fuoco del marasma causato dalla standardizzazione ad minghiam che avevo sollevato anche altrove ma che, ahimè, sono così e non ci si può far nulla.

    Belli i nastri campione BASF. Inscì a veghen.
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    In sostanza il concetto di base che volevo far passare è "Poni che la tua piastra sia a sufficientemente a posto. Sappi che ci sono dei limiti. Sappi come si chiamano e quali effetti producono. Se stai all'interno di quei limiti registrerai bene." Questo è il setup mentale che devi avere per registrare bene.

    Se dobbiamo prendere in esame l'allineamento, servono dime, strumenti di misura, smagnetizzatori e nastri campioni. Ammetto che non avevo in mente questo. E comunque quello che ho scritto serve anche in detto caso.

    E secondo me ci sono tante altre cose da sviscerare in altri post:
    fattore di cresta del segnale (importante quando usi il vu meter)
    distribuzione statistica dell'energia vs frequenza, (legge empirica dell'ampiezza inversamente proporzionale alla frequenza)...
    differenza tra VU e peak meter
    bias, auto-bias e HX PRO
    preenfasi/deenfasi
    riduzione del rumore (dolby, dbx, hi-com, telcom, anrs etc)

    Se facciamo finta che la piastra sia abbastanza allineata non serve per forza avere strumentazione particolare, basta tenere presente cosa vuole dirci il meter e leggere i dati di targa della cassetta che usiamo.

    La spiegazione dei livelli nasce dal fatto che c'è gente che ha un Naka 1000 del '73 e gente che ha un Technics RS-B965 dell'89; l'equalizzazione è cambiata, i livelli di riferimento cambiano, certe cose piano piano devono essere sviscerate. E soprattutto bisogna spiegare perché tra piastra e piastra uno stesso nastro suona diversamente.

    Ad esempio i Naka vs il resto del mondo...

    Conosco un sacco di gente che temporibus illis inseriva il dolby e metteva il volume di registrazione fino a far vedere +3 fisso ed ogni tanto anche +5 ed era felice perché "si sente forte". Ma erano già i tempi del walkman in metropolitana.

    Attendo commenti e confutazioni ad eventuali errori o imprecisioni involontarie :D ;)

    edit: dettagli
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    Allora, se non ci sono obiezioni, comincio io a dire due cose.

    IMHO, registrare su nastro vuol dire di base tentare di far stare dentro al nastro più materiale sonoro possibile evitando che quest'ultimo sia soffocato o contaminato dal rumore di fondo e contemporaneamente distorto dalle caratteristiche non lineari del nastro stesso.

    Per fare questo, bisogna definire dei punti di riferimento.


    ZERO.
    lo "0" (zero): è il livello nominale di taratura. a questo si rifà la misura dei livelli di ingresso e uscita, la distorsione armonica, il rapporto segnale rumore.

    lo 0dB che dovrebbe indicare il flusso magnetico di riferimento purtroppo non è universale: cambia da formato e cambia nel tempo. Ad esempio nella cassetta, lo 0dB nel 1963 era 130nWb/m (o 13mMx/mm). col passare del tempo i produttori di nastri hanno migliorato i loro processi e prodotti, quindi è salito a 160, poi 250.

    Inoltre, non trattandosi di mercato professionale che imponeva una certa omogeneità, ogni marca faceva un po' come più gli aggradava. Ad esempio nei tardi anni 80 JVC usava ancora il suo zero a 160, quindi era 4dB più bassa (ad esempio) di TEAC che metteva il suo zero a 250.

    Nei reel to reel lo zero è rimasto sempre 185nWb/m, con varie declinazioni (+6dB, +9, etc.) anche in virtù dell'uso professionale che imponeva omogeneità sui livelli passando da una macchina ad un'altra.

    Una cosa di cui possiamo essere sicuri sempre e comunque ( a meno di starature ovviamente) è il livello dolby, ossia
    200 nWb/m (misurati a norme ANSI). Quando sul vostro meter vedete la doppia D, quella è sempre uguale per tutti.

    MOL
    Maximum Output Level
    il MOL è una caratteristica del nastro (indicato in dB rispetto allo zero) che dice quanto puoi registrare forte prima che ci sia una distorsione armonica del 3%. Di solito in molte cassette risultava dichiarato nella copertina.
    Normalmente il MOL si misura con un tono puro, solitamente sotto 1 kHz.
    il MOL varia a seconda della frequenza del tono che registriamo. Dipende anche dal tipo di nastro (spessore, velocità, materiale megnetico)

    SOL
    Saturated Output Level
    Indica il massimo livello a cui puoi andare con gli alti. Un tono saturato a 10KHz non produce armoniche rilevabili dalla testa o comunque udibili, quindi da un'idea del livello massimo assoluto garantito. Si misura nelle peggiori condizioni possibili, ossia attorno ai 10KHz.

    Peggiori perché quando le frequenze sono così alte (alte=la cui lunghezza d'onda è confrontabile con la dimensione delle particelle magnetiche sul nastro) per le cassette, il segnale tende ad autosmagnetizzarsi (il famigerato "auto-biasing" che il sistema HX-PRO tentava di mitigare diminuendo dinamicamente la premagnetizzazione in funzione di quanto forti fossero gli acuti durante la registrazione del programma)
    Anche il SOL varia a seconda della frequenza del tono che registriamo. Dipende anche dal tipo di nastro (spessore, velocità, materiale megnetico)

    NOISE FLOOR da cui si ricava il SIGNAL TO NOISE RATIO (SNR)
    il tappeto di rumore dipende dalla finezza delle particelle, dalla velocità di scorrimento del nastro e dalla tipologia di particelle.
    Per una cassetta a 4.76 solitamente il noise floor va da -56 a -62dB (pesato con curva A). Storicamente i nastri tipo II al cromo erano più silenziosi, ma all'inizio non tenevano bene gli alti livelli. I nastri Metal sono sempre stati più rumorosi di 3-4 dB ma avevano mediamente 6-7dB in più di MOL rispetto a tipo I e II quindi guadagnavi su per giu 4 dB di gamma dinamica.

    A 9.5 le differenze tra tipi di nastro si sfumano e si va oltre i -65 dB. i possessori di piastre Dual dovrebbero saperlo bene.

    Quindi ora abbiamo i confini.
    il MOL riferito allo zero
    il SOL riferito allo zero
    il NOISE FLOOR riferito allo zero

    Una registrazione fatta bene si estende il più possibile verso tutti questi limiti senza mai toccarli o, peggio, superarli.

    Tutto questo posto il fatto che il registratore sia ideale, ossia non introduca rumore in registrazione e riproduzione e possa pilotare la testina di registrazione in modo lineare ben oltre i limiti del nastro. Cosa, quest'ultima, che in certi casi non è vera.

    Attendo commenti e confutazioni ad eventuali errori o imprecisioni involontarie :D ;)
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    Wow che estetica... Tra testina e braccio sembra una scena di "2001 odissea nello spazio"
    Sarebbe bello fare una comparativa come spesso ora si trovano in hd su youtube...
    stessa traccia con due o più fonorivelatori diversi. A volte si trovano anche prove con stili diversi (sferico vs ellittico vs shibata)

    Ce ne sono altre optoelettroniche? io sapevo di quelle estensimetriche tipo panasonic o sound-smith, ma questa mi stupisce.
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    Da nastrofilo, ho letto con molto piacere tutti i vostri commenti. Tanti commenti autobiografici, di esperienze proprie, empirismi, percezioni, sforzi, studio etc.
    Ma, a mio modesto parere, non ho visto una trattazione strutturata che risponda alla domanda di Maurizio, ossia:

    CITAZIONE (Maurizio_Siena @ 6/8/2016, 16:38) 
    Che tecnica usate per avere un buon setup sul vostro deck e poter
    avere un ottima registrazione

    Maurizio

    Spiego meglio.
    A mio parere per capire come fare una cosa serve poco. Spesso basta andare poco meglio che a casaccio.
    Ma per fare bene una penso sia imprescindibile conoscere anche i processi che ci sono dietro. Parlo dei livelli standard, dei parametri del nastro, di tutte queste cose qua, insomma.
    Che dite, vale la pena approfondire e complicarci un pochino la vita oltre il solito REC?
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    Somiglia molto all'SL-23. Se è vero mi sono fatto un'idea estremamente precisa del prodotto.
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    :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
    Bravo!
    Riusciresti a fare anche un sample audio prima e dopo? bastano 5 secondi...
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    Bel lavoro!
    Hai fatto delle foto ai solchi prima e dopo il lavaggio?
    Hai fatto dei sample audio prima e dopo il lavaggio?
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    Mi rendo conto che stiamo andando molto OT per cui tornerei ai videoregistratori.
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    Perdonatemi l'analogia forse inopportuna, dati i tristi avvenimenti di questi giorni; ci sono ponti romani vecchi di 2000 anni che sono ancora lì intonsi, e case costruite 10 anni fa che sono andate giù come castelli di carte.

    Quasi tutto dipende dalla coscienza e dallo scopo con cui si fanno le cose.

    Dall'edilizia ai supporti audio.

    Personalmente credo che a giudicare dai danni l'ultimo secolo è stato testimone di un abbrutimento da medioevo.
170 replies since 27/8/2014
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