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Posts written by edate7

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    Jure Pompa
    Giorgio, dòtati di uno smagnetizzatore (non a cassetta, quelli non fanno niente); il soffio sul canale sx può essere dovuto anche alla testina magnetizzata… più tardi se trovo un link dello smagnetizzatore lo posto qui, giusto per darti l’idea dell’apparecchio da prendere; costa, generalmente, non più di venti euro ma è utilissimo.
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    CITAZIONE (tunedguy57 @ 7/4/2024, 10:30) 
    E ci furono pure gli ibridi di passaggio...come la Teac A450!

    Anche per quella c'erano problemi di collocazione... non era nè orizzontale nè verticale. Però era bellissima, con due meter da sballo, precisi quanto mai (l'aveva un mio amico del tempo).
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    CITAZIONE (Jure Pompa @ 6/4/2024, 12:30) 
    Il problema più evidente è la difficoltà di collocazione del deck orizzontale, peraltro pesante, dovrò fare una mensola a ponte a sovrastare altre elettroniche...
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    L' Akai GXC-325D in funzione con le AR3a, pre Ming MC7R, finale Dynaco ST-70.

    La difficoltà di collocazione fu il motivo per cui vennero inventati i deck “verticali”…
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    Per pulire le testine usa alcool isopropilico; per il pinch-roller, solo acqua (il panno deve essere inumidito molto leggermente). Per il ritorno veloce lento o mancante, devi sostituire l'idler.
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    Disco molto controverso (se non inutile...). Mi spiego meglio: il disco in sè non è musicalmente brutto, ma è:
    - lentissimo;
    - praticamente ogni brano è infarcito dal parlato lento, vecchio e monotòno di Waters;
    - qualche idea buona è annegata nello straparlato di Waters.
    Lo avete sentito? Se no, fatelo, è comunque una lettura musicalmente interessante; l'opera è stata smontata, sembra quasi irriconoscibile. Personalmente lo avrei visto più in bocca, così come è, ad un rapper (scarso) dei tristi (musicalmente parlando) giorni nostri (ma non è che il resto vada tanto meglio).
    Per concludere, se fosse stato un disco interamente strumentale, forse mi sarebbe anche piaciuto parecchio.
    Così, no.
    Sono uno che ha amato i Floyd fino a Meddle alla follia, stupito dalla giravolta tra il pop e lo sperimentale di "The dark side" e "Wish you were here", dopo ho cancellato tutto, troppo Waters (rivelatosi pallosissimo) nei Floyd.
    Che ne pensate?
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    Jure Pompa
    Tientelo stretto quel 325, perchè di registratori così qualche anno dopo non ne avrebbero fatti più. Guarda che motore ad induzione che ha... potrebbe far girare una lavatrice!
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    Io, in effetti, ho due unità ADRES... una "stand-alone" (AD-2) e una incorporata nell'Aurex PC-X88AD che può essere usata anche come unità esterna per "compandizzare" un altro registratore. Da allora l'AD-2 non lo uso più, anche perchè nel frattempo sono arrivati un High-Com (AIWA), un High-Com II (Nakamichi), un Super-D (Sanyo). In più ho una unità dbx I (esterna) per i registratori a bobine, un dbx II incorporato nel Technics RS-B965 (ma utilizzabile solo con lui). Insomma, non mi posso lamentare... se non fosse che tararli tutti con lo stesso registratore è una mezza faticaccia, ma si fa volentieri (ed una volta sola, finchè non si cambia deck), quasi quasi mi lancerei in una comparativa a confronto... anche se da una prova "volante" (ed a memoria) mi sembrano tutti ottimi, con note di merito per ADRES, High-Com II e Super-D.
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    tunedguy57
    Sono appassionato alla follia dei registratori, che secondo me rappresentano uno dei picchi creativi del genere umano in elettronica. Mi intrigano molto anche i riduttori di rumore "alternativi": Adres, High-Com, High-Com II, dbx, Super-D, Telcom C-4...
    Insomma, una follia innocente, ma tecnicamente estremamente intrigante.
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    Peccato, il sintoampli poteva avere un suo perchè... i diffusori no, quelli jap, a parte rarissime eccezioni, non sono mai stati granchè...
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    Belli; il GXC-46D... la "D" sta per "deck" (non aveva la sezione di amplificazione e gli altoparlanti per un uso stand-alone); esisteva anche un GXC-46 che era la versione "amplificata". In ogni caso, ottime macchine!
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    Ah, per quanto riguarda la cinghietta, si va un po' a caso; se il venditore tedesco è quello che penso io (ha nel nick una nota marca di registratori svizzeri) è molto caro e le cinghie vanno a fortuna. Sono piuttosto buone le cinghie "di movimento" (capstan, reel) ma quelle destinate, per esempio, all'apertura del cassettino del lettore CD o del registratore DAT... beh, quelle si ovalizzano con facilità (perchè in realtà non ruotano a 360 gradi ma fanno un movimento avanti-indietro che sarà al massimo di 180 gradi) e visto che toccano i meccanismi sempre e solamente in due punti.
    Quelle sono inevitabilmente destinate al cambio dopo due-tre anni e non sono sempre sostituibili con gli o-ring anche della stessa misura perchè l'o-ring può risultare troppo duro.
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    Giorgio, quel registratore era il top di gamma degli Akai orizzontali. Stupendo, bellissimo, uno dei più bei orizzontali che, al tempo, venivano prodotti. Inoltre, è una macchina all'avanguardia per l'epoca: tre testine, doppio capstan, testine GX e l'esclusivo "ADR system" (Automatic Distorsion Reduction), brevetto di Akai, disponibile solo sui top di gamma della marca.
    Ti "allego" un video che dimostra questa caratteristica:
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    E' un grande, soprattutto nell'uso della voce come strumento musicale. Peccato, però, che l'uso (e l'abuso) di "Hallelujah" me l'ha resa parecchio inascoltabile; è una traccia che ormai salto sempre nel CD. A piccole dosi sarebbe stata una bella canzone, però adesso è troppo inflazionata.
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    Eh sì, proprio lui, quello di "Baker Street"....
    E' stato pubblicato, da qualche anno, questo bell'album (postumo, il Nostro è scomparso nel 2011) che raccoglie brani inediti dell'artista, raccolti dalla figlia.
    Un album garbato, molto acustico, che rinnova i fasti di Rafferty che dopo lo strepitoso successo di "City To City" nel 1978 (5 milioni di copie vendute) è praticamente sparito dal panorama musicale.
    In quest'album, Rafferty affronta con coraggio il tema del suo alcolismo (che lo porterà poi alla morte avendo causato danni irreparabili al suo fegato) nei primi due brani del disco, alternando poi belle ballate in stili molto vari (gospel, blues, pop, ecc.) restituendoci un artista a tutto tondo, troppo presto dimenticato da molti. E' disponibile in streaming, ve ne consiglio caldamente l'ascolto...
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    Grazie Matteo, preciso come sempre. Controllerò, vediamo cosa ne esce fuori...
434 replies since 1/3/2014
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