AV Audio Vintage

Posts written by Sandro_C

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    Grazie Claudio, un restauro MAGNIFICO!

    Come hai lucidato le parti metalliche?
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    Tra l'altro, perché stupirsi che fosse un OEM? SABA non ha mai avuto in produzione giradischi.
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    Se la vede chi sai tu (@Andrea) gli fa fare un cd!

    No, onestamente non mi colpisce in positivo. Sono i fenomeni di oggi.
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    @Katartika e Isy
    Dipende certamente dall'uso del liquido speciale Knosti. Perché non fate anche la prova di usare la Knosti con acqua e sapone per piatti?

    Il panno di microfibra io lo uso senza strofinare, ma semplicemente tamponando: uno sopra e uno sotto. Inoltre osservavo qualche giorno fa con Luca Conti (che di vinili ne ha e ne ha maneggiati davvero un bel po') che nessuno di noi due ha mai lavato un disco nuovo (pare che sia indispensabile per alcune ristampe audiophile, il che dà l'ulteriore idea della considerazione di cui godono gli audiofili), ma solo dischi molto usati (presi nei mercatini o oltremare).

    Per l'effetto antistatico basta una microscopica quantità di spray.
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    Quoto Andrea: si possono benissimo asciugare i dischi (io li lavo a mano) con un panno adeguato di microfibra.

    La microfibra è una delle invenzioni essenziali per l'igiene della casa!
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    CITAZIONE (HDVS @ 29/5/2014, 00:29) 
    Ottimo lavoro di fotografia e riprese video

    Davvero!

    CITAZIONE
    Non è un lavoro banale, anche se a prima vista può sembrarlo.

    No, si vede che non lo è. Davvero bello e suggestivo.
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    Geniale davvero! Installazione molto bella.

    Grazie Giorgio!
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    CITAZIONE (katartika @ 20/5/2014, 12:24) 
    Praticamente con 600 euro rivolgendosi al vintage si riesce a prendere il top di gamma ( o quasi ) di tutte (o quasi) le più prestigiose marche consumers produttrici di giradischi.
    Un semplice (si fa per dire) SL1200 dubito possa far peggio di qualsiasi giradischi nuovo da 600 euro........
    Le risibili economie di scala ottenibili dalla produzione attuale di un modello nuovo ne collocano il prezzo almeno 5 (se non 10 volte) superiore rispetto al prezzo ottenibile da una produzione di centinaia di migliaia di pezzi come poteva essere negli anni 70.
    Mi spiace se qualcuno se la prenderà a male, ma un analogista sgamato starebbe lontano parecchie miglia da un giradischi odierno, a meno che non sia talmente ricco da poter spendere 5000 euro come se fossero noccioline.......
    Fossi milionario in euro , e fossero tutti quelli che conosco non bisognosi di aiuto.......... allora 6500 euro li potrei anche spendere cosi:

    (IMG:www.phileweb.com/news/photo/201103/PD171_big.jpg)

    Sì, nel vintage con 600 euro ci si può cavare davvero il gusto di scegliere, soddisfacendo anche libidini estetiche e/o di "fresature dal pieno"... non c'è alcun dubbio. E probabilmente mettersi tranquilli, in modo che anche gli ipotetici 5k possano essere investiti... in noccioline :)

    noccioline

    Fa riflettere il fatto che 600 euro siano oggi individuati come il margine di oscillazione superiore della fascia dei giradischi economici!
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    Questo post mi era passato di mente e ringrazio Isidoro di averlo recuperato.

    Quel gira sembra molto simile ai Panta e credo che anche in esso ci sia lo zampino di Edgardo Magnaghi. Se così fosse, non sarei affatto stupito di prestazioni simili a quelle dei migliori gira DD jap di fascia media.

    Ho avuto il Telefunken S900, di poco anteriore ed era un apparecchio contraddittorio: motore eccellente, al livello dei migliori DD jap, scocca di un buon acrilico antirisonante, molto pesante, braccio semplicemente ridicolo, con shell di standard proprietario di genere "accrocchio".
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    Volevo consigliarvi l'ultimo disco di Vittorio Gennari, il quarto per Red Records, molto buono, secondo me il migliore dei quattro.

    Il genere è sempre quello di un mainstream a prevalenza di blues e standards, ma questo disco contiene anche una vera e propria gemma, Ammore, composizione del pianista Roberto Bachi. In più belle versioni di veri evergreen (come Stolen Moments, Mr. P. C., Birks Works).

    Tra le altre questa Audrey (brano composto da Paul Desmond e non troppo battuto), davvero molto buona



    oppure questa Blue Seven



    disco secondo me molto raccomandabile. Gran lavoro di arrangiamento, di accompagnamento e non solo di Roberto Bachi.
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    13AssassinidiTakashiMiikeneicinemaitalianidal10giugno

    Ieri sera su Rai 4 è stato trasmesso il film del 2010 di Takashi Miike, peraltro un remake, che è forse il suo film più "classico", dedicato alla decadenza del Giappone feudale e castale (e dei suoi assurdi rapporti basati sulla gerarchia sociale, sull'obbligo di fedeltà, sul cieco rispetto delle regole) dello Shogunato Takugawa.

    Classico perché si tratta di un film di genere ("cappa e spada" o per dirla alla giapponese "jidai geki"), ma soltanto per quello. In questo film non c'è infatti la statica rappresentazione del "Giappone dell'onore" che si può trovare in un (pur ottimo) blockbuster come "L'ultimo samurai".

    La storia narra dell'impresa di dodici samurai o ronin (a cui si aggiungerà la figura dello "scemo" del villaggio, o meglio delle foreste, ingenua metafora del mondo "nuovo", esterno a quello in disfacimento) che a sacrificio delle loro stesse vite, in una missione di annullamento fisico ("massacro totale"), si immoleranno per uccidere (al fine di impedirgli di sedere nel consiglio dello Shogun) il nobile Naritsugo, figlio dello Shogun uscente e fratello di quello in carica, vera metastasi impazzita di un mondo in declino, che si diverte a sottoporre a crudeltà inaudite i propri vassalli, sudditi e servi per riaffermare l'assolutezza del proprio potere, pura astrazione e vera costante di un assetto sociale marcescente. Sopravviveranno soltanto il suddetto "scemo" delle foreste e cacciatore di frodo ed uno dei più giovani samurai, già allontanatosi dalla via dell'onore, dedicandosi al gioco d'azzardo e alle donne e unitosi al gruppo soltanto per un estremo anelito di redenzione.

    Un film che rimanda espressamente al mondo culturale e cinematografico di Sam Peckinpah, non soltanto per l'uso della violenza (anzi, forse meno disturbante che in altri film di Miike, sebbene sempre a livelli che ne sconsigliano la visione ai non adulti - anche se il film è classificato come "film per tutti"), ma per la consapevole sottolineatura di un mondo al crepuscolo, della fine di un'epoca.

    Sebbene con qualche schematizzazione nella descrizione dei personaggi e certamente non definibile come "capolavoro", un film estremamente interessante, che merita di essere visto o rivisto.

    13-assassini-foto-dal-film-5
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    Assolutamente e indubitabilmente meraviglioso!

    Grazie :)
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    Shipbuilding, canzone magnifica (Elvis Costello, che è autore del testo e non è certo l'ultimo arrivato, lo considera il migliore da lui mai scritto), è soltanto in apparenza rilassante, visto il tema (fu scritta, per chi non lo sapesse, durante la guerra delle Falkland/Malvinas e mette in evidenza il contrasto tra la rinnovata momentanea prosperità dei cantieri navali inglesi - "shipbuilding areas" - e la morte dei soldati che affondavano insieme alle navi) qui vi metto il testo (dall'album "Punch The Clock", i testi ci sono tutti, basta scorrere verso il basso... ).

    Sulla reale paternità del testo e sul grado di coinvolgimento di Wyatt nella sua stesura circolano varie storie, ma sostanzialmente ininfluenti rispetto alla sfolgorante bellezza della canzone.

    Quel che è certo è invece che questo fu il videoclip di lancio originale con Wyatt (con un assorto Costello sullo sfondo a far finta di suonare la chitarra :) ), riedito nel cofanetto Rykodisc in un enhanced cd (che io non ho) mentre questo



    è il brano edito da Costello, con Chet Baker alla tromba. Edizione audiofila espressamente per voi! ;)

    Edited by Sandro_C - 28/4/2014, 17:01
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    Confermo che si trova anche online.
223 replies since 24/2/2014
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