AV Audio Vintage

Posts written by Sandro_C

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    Questa a me piace ed è tra l'altro in sintonia con il titolo, certo, un po' forte, ma non assurda o kitsch.

    In realtà quella del primo post resta imbattibile... debbo ascoltare quel disco... vorrei sentire lo scorrer via dell'acqua dal pianoforte... :)
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    Ti giuro che l'avevo vista e mi aveva sconvolto. Ve la volevo postare io!

    A 'sto punto chissà la musica!

    Roba che questa

    LPBR56052_01

    al confronto, è sobria e puntata dritta sull'obiettivo!
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    Dopodomani, 30 settembre 2014, uscirà "Extra", il nuovo album dei Têtes de Bois, dedicato a Léo Ferré e interamente composto di suoi brani, esattamente come era avvenuto molti anni fa, per il bellissimo "Ferré, l'amore e la rivolta" (si parla ormai del lontano 2002 - disco consigliatissimo, che fu edito originariamente per le edizioni musicali de Il Manifesto, ma è forse ancora reperibile in ristampa francese).

    Che dire di non banale? Che esiste ancora musica che, appunto, rifugge la banalità, che, anche se "canzonetta", può precipitare l'anima in un caleidoscopio di sensazioni. La fascinazione dei versi è estrema, brutale, quasi come gettare cuore e cervello in un frullatore, aspettando quel che succederà.

    Grazie alle teste-di-legno per aver offerto un così bell'abito musicale a una simile colata lavica di emozioni.



    In chiusura il ricordo, struggente, di Francesco Di Giacomo, dal vivo all'Auditorium di Roma per una versione nuda e cruda, senza fronzoli, de "Il tuo stile":



    Ecco, trovo che Di Giacomo avesse propriamente ragione: spegniamo la televisione, accendiamo i cervelli, almeno ogni tanto.
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    Dopo otto anni esce un nuovo disco degli Screaming Headless Torsos, disponibile da pochi giorni, "Code Red".

    La band, forse meno collettiva che in passato, si è di fatto ridotta a un trio di base (Dave "Fuze" Fuczynski alle chitarre, Freedom Bremner alla voce, Daniel Sadownick alle congas e percussioni varie). Al trio si aggiungono tre diversi batteristi (si alternano Gene Lake - che è comunque un membro della band storica -, James "Biscuit" Rouse, Skoota Warner), un tastierista e manipolatore di suoni elettronici (Akie Bermiss), un bassista (David Ginyard) e, in un brano, il mitico tastierista dei Parliament e dei Funkadelic, Bernie Worrell.

    Il disco, diversamente da quelli di qualche anno fa, più sperimentali e contaminati, tira dritto verso un "semplice" ( ;) ) funk-rock molto compatto, "urbano" e aggressivo. Lo stesso Fuczynski lo afferma chiaramente. Non secondaria, rispetto a questo esito, la produzione di Ron Saint Germain. Del resto, mi ricordo che già molti anni fa, quando il gruppo fu scoperto (e, una volta tanto, l'Italia ebbe un suo ruolo a dar loro un minimo di notorietà) si ragionava sul fatto che essi avrebbero potuto rappresentare un'alternativa di grande qualità ai Red Hot Chili Peppers.

    Qui il memorabile concerto alla Knitting Factory (1996). Semplicemente strepitoso. Io in quel periodo ho avuto la fortuna di vederli dal vivo... .



    Sebbene sia più semplice delle opere del passato non lasciatevi ingannare: il disco non è affatto banale, di roba del genere in giro ce n'è ben poca...

    Questa è la nuova line-up dal vivo ("With You" è nel nuovo disco):



    e questa la presentazione ufficiale di "Code Red":



    Buoni ascolti!
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    Comunque, per quel che conta, sai bene che sono d'accordo: aveva il dono di catalizzare momenti di ineffabile bellezza.

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    Dispiace per le condizioni di assoluta indigenza in cui se ne è andato. Meglio: è stato costretto ad andarsene. Ma forse è normale... .
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    In effetti un sacco di roba... meno male!!! :D

    Ecco un esempio di cosa può classicamente intendersi per "stile del Microscopic Septet". ;)



    Ora la scelta del prossimo brano la lascio a Giuliano!
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    Visto che altrove si parla di Cuneiform, segnalo il nuovo album del Microscopic Septet, come sempre perfetto in ogni particolare.

    E' un jazz davvero adatto a tutti, peraltro anche inciso molto molto bene:



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    Sì, non sono banali. Rimane un senso di indeterminatezza armonica interessante. Tra l'altro vi prego di considerare che l'album è inciso live in studio con minimi ritocchi in fase di post produzione.

    Sì, nell'ultimo anno Cuneiform ha partorito cose quasi tutte molto belle, spesso a cavallo tra rock e jazz.
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    Band svizzera, ha inciso un album decisamente buono per la Cuneiform, "Static motion".



    Anche il primo album "Flaw Of Nature" inciso per l'etichetta di Nik Baertsch, era interessante:



    Loro si definiscono una "progressive post-minimal band", ma sul termine "progressive" credo che potremmo gettare miliardi di bit senza risolvere... ;)
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    Be' l'intonazione di Robertino era un argomento ben prima che Plant iniziasse a plagiare traditional neri. Peraltro sono quasi coetanei. :D



    (possiamo perdonare al fan russo la translitterazione un po' maccheronica...)

    Credo che in Russia abbia ancora un seguito strepitoso.



    Certo siamo matti! :P
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    :P :D :lol:

    Avremmo fatto la contentezza di mio padre!
228 replies since 24/2/2014
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