AV Audio Vintage

Posts written by tunedguy57

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    Akai furbescamente fece anche di una orizzontale una verticale, con poche modifiche.
    Si tratta della GXC 510D, che è palesemente una orizzontale piazzata verticalmente.
    Gran piastra, con motore anche questa in alternata, infaticabile e onesta.
    Comoda per chi disponeva di una superficie di appoggio poco profonda.
    Costava non poco.
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    La A450 è una macchina infaticabile.
    Motore sincrono in alternata e niente circuiti integrati, nemmeno per il dolby.
    Col difetto di un fruscio eccessivo dell'elettronica.
    Ma prestazioni comunque buone.
    Il vano superiore per tenere qualche cassetta, è in realtà uno sportello facilm asportabile per avere accesso ai trimmer di regolazione.
    Testina in ferrite.
    Gran piastra, peccato quel fruscio...
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    Rileggendo forse sono stato un po troppo severo su Dark Side...e sento il dovere di citare "Us and Them" come un brano che probabilmente amerò sempre.
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    E ci furono pure gli ibridi di passaggio...come la Teac A450!
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    Lo trovo insopportabile.
    A questo punto meglio "The dub side of the moon"...
    Non ricordo il titolo ma c'è un album assai parlato di Jim Morrison che ho in cassetta.
    Beh...me lo sono ben goduto...
    È l'aspetto autocelebrativo di questo redux che non digerisco.
    In ogni caso anch'io ho seguito i Pink Floyd fino ad un certo punto, poi li ho mandati a cagare.
    Adoro i primi due dischi ( li ho in versione originale e anche in Nice Pair), ho anche i primi due 45 giri, piuttosto rari.
    Ummagumma me lo porterei sull'isola deserta.
    Atom Earth Mother lo riascolto e uso come farmaco contro la realtà presente disgustosa.
    Obscured by clouds mi fa ogni tanto un po sognare...More per le giornate di pioggia.
    Meddle da ascoltare insieme a coetanei...
    Dark Side non lo ascolto più.
    Mi pare un disco incomprensibile.
    Forse ascoltato troppo?
    Poi Wish you were here eccetera eccetera...
    Non erano più loro, e sentii sempre quei "eccetera" come un tradimento...o meglio, qualcosa che non era più per me.
    "The Wall" compreso...
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    Anni fa mi è sfuggita una unità Adres della Toshiba.
    Mi rode ancora...
    Proprio in questi giorni ho preso un Telefunken CN750 HIGHCOM.
    Ho poi qc unità Dolby Teac.
    Mi secca non avere l'unità separata DNL Philips...
    In cambio ho un magnifico riduttore di rumore Heathkit, che è una favola, con all'interno uno strumentino e relativi puntali per la taratura DIY.
    Anni fa mi prese la scimmietta dei open reel valvolari.
    Mi sono salvato a malapena.
    Effettivamente il campo dei registratori rappresenta la summa delle tecnologia analogica insieme alla meccanica....
    Ho profuso molte energie e amore in questo campo.
    Non ho banchi professionali, nè Studer o Nagra nè Stellavox.
    Ma qualche Revox e Uher si...e poi un numero imprecisabile di cassette deck oltre a tanti piccoli umili registratorini a nastro, che all'epoca erano nei sogni di chi non poteva permetterseli.
    I registratori costavano sempre un sacco.
    Nel 1973 un impianto completo IS35 PIONEER costava come una piastra a cassette japan di fascia bassa.
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    Mi sa che Edilio ha ragione.
    La D stava per Deck, ovvero versione non amplificata.
    Una credenza durata anni, oggi demolita! 😀
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    Tornando alla cinghietta del counter..
    È ovvio che avendo il ricambio è peccato sgnaccare un elastico.
    Ho usato qualche volta anche gli O-ring, ma devono avere sezione sottile, sennò non entrano bene nella gola a "V" fatta per cinghie a sez quadra e possono slittare.
    Il consiglio poco professionale dell'elastico deriva da ripetute esperienze che mi hanno dimostrato come a volte possano essere incredibilmebte longevi.
    Tipo 5-6.anni.
    Naturalmente quelli colorati da drogheria possono durare pochissimo, specie se son vecchiotti.
    Molto bene invece quelli in lattice color marroncino.
    Si seccano pure loro ma a volte dopo 10-15 anni!
    Come Matteo ben sa, ho lavorato sui registratori per tanti tanti anni.
    Anche in una industria elettronica che comprava a tonnellate meccaniche a bobine Uher per usarle in apparecchi speciali di propria progettazione.
    Era un lavoraccio mettere le mani nei registratori, ci voleva proprio amore.
    Quando ultimamente mi capita di metterci le mani mi meraviglio di quanta pazienza ci voglia.
    Col tempo ci si impigrisce.

    Edited by tunedguy57 - 2/4/2024, 13:09
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    @ Edilio
    Credo che il suffisso "D" nelle piastre Akai significasse "Dolby"..
    Certe orizzontali esistevano in due versioni: con e senza Dolby e quelle con Dolby avevano il suffisso "D".
    Negli anni 90 portai a casa un bel po di orizzontali, ma la Akai 325 non mi capitò mai.
    In cambio presi Harman Kardon HK1000, Teac 450, Akai, Nordmende, e qc altra che ora non ricordo.
    La 325 è stata una delle rarissime orizzontali 3teste.
    Costava molto, e le brochure Akai dove la ammirai a lungo erano fatte benissimo, con foto splendide di ambienti anni 70.
    Facevano veramente venir voglia di comprare Akai.
    Poi gli enormi Open reel erano il portabandiera del marchio.
    All'inizio delle brochure c'erano due facciate piene dei vari modelli.
    Magnifiche macchine, enormi, con bobine da 18 ma certe anche da 27, amplificate, non amplificate, con Stereo 8, senza Stereo 8, con Dolby, senza Dolby...
    Una folla di modelli!
    Non molto inferiori le prestazioni rispetto ai Revox, ma dotate per lo più di testine in vetro-ferrite, molto più longeve di quelle in Permalloy dei Revox.

    Edited by tunedguy57 - 2/4/2024, 12:06
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    Elastico forever.
    Quando rotto si cambia elastico.
    Non serve cinghia buona...basta che giri.
    Se sono buone le cinghie del tedesco (chipoldir) la somma richiesta ci puo stare.
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    Per la cinghietta del counter basta un elastico.
    Quando è rotta la cinghietta la macchina non va perchè l'autostop è comandato dal contagiri.
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    Starsailor e Lorca sono inchiodati nella mia ideale top-twenty da tanti anni.
    Musica non facile...ottima per ascolti personali.
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    Si, Halleluja è stata"bruciata" dall'abuso..
    C'è un evidente fattore genetico che ha donato a Jeff l'estensione vocale e la capacità di virtuosismi di suo padre.
    Due storie diverse eppure simili.
    Anch'io ho solo due CD live oltre a Grace, ma ne esistono vari altri.
    I pezzi credo siano sempre quelli, con le normali differenze dei concerti live.
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    Si, tutto bello...unico album ufficiale.
    Dopo la scomparsa tra i gorghi del fiume, la madre si è occupata di raccogliere tutte le registrazioni live (molte in formato DAT) per pubblicare dei CD.
    era un grande Jeff...
    e pure papà Tim....
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    Musica bellissima
593 replies since 24/2/2014
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