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Mi ricordo, da bambino prima e da adolescente poi, i tanti negozi presenti nella mia città , la GBC , Melchioni, ElettronicaSRL e molti altri, c'era l'imbarazzo della scelta.... e poi la Digitex negli anni '90 dove si trovava veramente di tutto.
In questo ultimo mese anche sta dichiarando fallimento anche il penultimo negozio di componenti elettronici a Firenze.....Paoletti Ferrero negozio storico , un punto di riferimento per riparatori, appassionati e radioamatori. Che amarezza , conosco bene le persone che ci lavorano, le ho stressate spesso con le mie richieste. Era bello recarsi con un tester o un prova transistor a selezionare qualche componente, scambiare qualche battuta, sentirsi dire "sei uno dei pochi che ancora cerca questi componenti", attendere con ansia al banco il meraviglioso cassettino zeppo di transistor o di condensatori.
Ormai ne rimane uno solo , ha ancora qualcosa di buono ma tutto il resto è cinese. Una volta chiesi al proprietario il perchè, mi rispose : "perchè alla gente se un condensatore sia di buona fattura o no non importa niente, l'importante è che costi poco"
Si certo, rimangono sempre gli shop on line mi direte ed ammetto anche che data la penuria spesso sono ricorso anch'io a questa soluzione....però sarà che sono all'antica ma a me questa roba piace ancora vederla e sceglierla, chiacchierare e confrontarsi. -
.Mi ricordo, da bambino prima e da adolescente poi, i tanti negozi presenti nella mia città , la GBC , Melchioni, ElettronicaSRL e molti altri, c'era l'imbarazzo della scelta.... e poi la Digitex negli anni '90 dove si trovava veramente di tutto.
In questo ultimo mese anche sta dichiarando fallimento anche il penultimo negozio di componenti elettronici a Firenze.....Paoletti Ferrero negozio storico , un punto di riferimento per riparatori, appassionati e radioamatori. Che amarezza , conosco bene le persone che ci lavorano, le ho stressate spesso con le mie richieste. Era bello recarsi con un tester o un prova transistor a selezionare qualche componente, scambiare qualche battuta, sentirsi dire "sei uno dei pochi che ancora cerca questi componenti", attendere con ansia al banco il meraviglioso cassettino zeppo di transistor o di condensatori.
Ormai ne rimane uno solo , ha ancora qualcosa di buono ma tutto il resto è cinese. Una volta chiesi al proprietario il perchè, mi rispose : "perchè alla gente se un condensatore sia di buona fattura o no non importa niente, l'importante è che costi poco"
Si certo, rimangono sempre gli shop on line mi direte ed ammetto anche che data la penuria spesso sono ricorso anch'io a questa soluzione....però sarà che sono all'antica ma a me questa roba piace ancora vederla e sceglierla, chiacchierare e confrontarsi
Assolutamente d'accordo!.
Saluti. Al.. -
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Eh, si.
Entrare in un negozio di componenti elettronici e comprare è un qualcosa che è scritto nel DNA delle persone che oggi stanno diventando obsolete.
Personalmente mi dà fastidio questa trasformazione. Mi dà fastidio anche che un semplice clic del mouse sia sufficiente per farsi recapitare a casa cose che arrivano da chissà dove.
Ancora più fastidio mi dà vedere la banalizzazione che viene operata dalle persone insipienti che postano richieste di assistenza nel net, contando sull'ansia di protagonismo della gente.
Uno trova un post in internet, apre, si iscrive e subito spara richieste di aiuto, sparando cazzate e fingendo competenze.
Si: devo essere vecchio. Sono sorpassato come i negozi.
Ma finchè la baracca è la mia, fustigo e sparo.
Poi quando sarà il momento andrò nella fresca terra dove non servono dissipatori nè transistor.
Un momento di ph2?
Può darsi.
ma chissenefrega, dico quello che penso.. -
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Se andiamo avanti cosi' non ci saranno piu negozi nei quali intrattenersi a far quattro chiacchere con degli
esseri umani ma (forse) non ci sara' neppure la fresca terra in cui riposare ma solo la calda invivibile terra.. -
.CITAZIONE (tunedguy57 @ 2/11/2018, 18:34)Ancora più fastidio mi dà vedere la banalizzazione che viene operata dalle persone insipienti che postano richieste di assistenza nel net, contando sull'ansia di protagonismo della gente.
Uno trova un post in internet, apre, si iscrive e subito spara richieste di aiuto, sparando cazzate e fingendo competenze.
Si: devo essere vecchio. Sono sorpassato come i negozi.
Ma finchè la baracca è la mia, fustigo e sparo.
Ti do ragione. -
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Anche a Bologna ormai i negozi di elettronica, un tempo fornitissimi di componentistica, si sono trasformati.. Se va bene continuano a tenere materiale per antennisti, hificar o schedine Arduino.
Pero' resiste una grossista in periferia (madàme Grazia) che fortunatamente serve anche privati. Prezioso soprattutto per la scelta di resistenze (ci trovi ancora resistenze di qualita' tipo le vecchie Philips o persino le AB).
Posto quasi surreale, in mezzo a magazzini di alimentari cinesi, in tanti anni credo di averci visto al massimo un paio di clienti.. -
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Francamente non vedo un futuro roseo , oggi è tutto cotto e mangiato subito, usa e getta.....
Non mi riferisco solo all'elettronica(da cui dipendiamo sempre più e capendoci sempre meno) ...è un po' tutto cosi, insomma un gran bel casino che ci avviluppa sempre più.
Tutto sommato sono stato fortunato, se ripenso che la mia infanzia e la mia adolescenza è stata vissuta in gran parte in campagna vedendo cose che ai tempi d'oggi sono straordinarie.
Mio padre aveva affittato una casa in campagna a pochi chilometri da Firenze, quindi d'estate mentre i miei genitori lavoravano , io con i miei nonni trascorrevamo buona parte della stagione in quel posto bellissimo, c'era ancora la mezzadria, una villa medicea cinquecentesca dove viveva ancora la "Padrona" faceva da contorno a tutto il complesso, poi i contadini con le loro case, le stalle gli orti e le loro mansioni nei 40 ettari di campi che la circondavano poco distanti da Monte Morello. Li passavo il tempo divertendomi a salire sul carro trainato dalla coppia di buoi del buon Marcello, che mi portava con se ad arare e poi nella stalla a vedere il parto dei vitellini o ad accaparrarmi il latte appena munto...accudivo i conigli , anzi i "Conigliogli" del buon Beppe (cosi li chiamava in slang fiorentino ) nutrendoli con erba medica, andavo ad inseguire le povere galline nel pollaio della Renata o a fare asparagi selvatici con Angiolino ed il suo paniere di vimini (anzi PIANERE sempre in slang contadinesco)....i giri in trattore, il mitico FIAT 605 arancione che imparai a guidare ad 8 anni Poi la gran festa per la battitura del grano, un evento che prevedeva l'aiuto di tutti i contadini dei dintorni, l'enorme covone di grano che mi divertivo a scalare, la cena di fine battitura ......tutte cose a cui le generazione odierna non assisteranno mai , ma sto diventando tedioso e non voglio annoiarvi !. -
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hai detto un sacco di cose belle e la lista sarebbe infinita.Non vivendo in campagna mi sono accontentato di farmi carrellotti e monopattini con cuscinetti a sfera che il meccanico ci regalava, usare i tubi da lampadario come cerbottane e ,meglio ancora,fare il bagno d'estate nei canali d'irrigazione delle marcite di periferia dove l'acqua era ancora cristallina. Oggi per "tener buoni" i bambini si mette loro in mano l'I Pad e così via,ieri,se non stavo buono ,beccavo solenni scapaccioni dati però senza l'isteria che vedo in tanti genitori....
Dai però, finchè si trovano in giro i nostri "catorcioni" c'è sempre speranza.. -
.Mi ricordo, da bambino prima e da adolescente poi, i tanti negozi presenti nella mia città , la GBC , Melchioni, ElettronicaSRL e molti altri, c'era l'imbarazzo della scelta.... e poi la Digitex negli anni '90 dove si trovava veramente di tutto.
In questo ultimo mese anche sta dichiarando fallimento anche il penultimo negozio di componenti elettronici a Firenze.....Paoletti Ferrero negozio storico , un punto di riferimento per riparatori, appassionati e radioamatori. Che amarezza , conosco bene le persone che ci lavorano, le ho stressate spesso con le mie richieste. Era bello recarsi con un tester o un prova transistor a selezionare qualche componente, scambiare qualche battuta, sentirsi dire "sei uno dei pochi che ancora cerca questi componenti", attendere con ansia al banco il meraviglioso cassettino zeppo di transistor o di condensatori.
Ormai ne rimane uno solo , ha ancora qualcosa di buono ma tutto il resto è cinese. Una volta chiesi al proprietario il perchè, mi rispose : "perchè alla gente se un condensatore sia di buona fattura o no non importa niente, l'importante è che costi poco"
Si certo, rimangono sempre gli shop on line mi direte ed ammetto anche che data la penuria spesso sono ricorso anch'io a questa soluzione....però sarà che sono all'antica ma a me questa roba piace ancora vederla e sceglierla, chiacchierare e confrontarsi
Hai citato tutti i nomi a me cari della mia infanzia... Paoletti era ancora in via il Prato davanti alla rotonda. Il mio preferito era la casa del radioamatore del “nonno” via Austria angolo via Kassel sempre a Firenze. Ora l’uni Che conosco è la PTE in via duccio da Boninsegnia zona soffiano che vende componentistica, Luca e Pino. -
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Che progresso ci può essere se le cose che si costruiscono non sono ben studiate, meditate e provate sul campo con pazienza e attaccamento?
Quando tutti se ne fregano di tutto ed è importante solo far presto, non vedo nulla di positivo, ma anch'io sono vecchio (61 e mezzo).. -
.Che progresso ci può essere se le cose che si costruiscono non sono ben studiate, meditate e provate sul campo con pazienza e attaccamento?
Quando tutti se ne fregano di tutto ed è importante solo far presto, non vedo nulla di positivo, ma anch'io sono vecchio (61 e mezzo).
Concordo in pieno infatti, tanto per fare un esempio, vedo sfornare quotidianamente cellulari, Personal Computer, software e altre diavolerie messi subito in commercio pieni di bugs .
L'importante è metterli in commercio poi se presentano problemi esce un aggiornamento ....o comunque lo hai preso in tasca !. -
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Si, ma che progresso ci deve essere ???!!!! Dice : la storia e' maestra di vita ... da scompisciarsi dalle risate.
L'anno in cui sono nato (dovrei usare il passato remoto) , nacque anche lo stato di israele e da allora giu' bombe ,
missili, sassi e quant'altro ( e mica e' finita).
Morale della favola : voi state parlando di quando l'imprenditore (chi piu' chi meno) aveva anche una valenza
sociale legata al suo territorio, ora non e' piu' cosi' basta razziare, truffare etcetera (pensate alle banche e tirate
le somme)
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Lamentarsi un pochino e' lecito.
Ci sta.
Ma in fondo....non e' questo luogo virtuale dovuto proprio all'esigenza di condividere la passione per un mondo ormai risucchiato indietro nel tempo?
Il solo fatto di essere qui a raccontarsi testimonia questo comune sentire.. -
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Certo , ora ci siamo lamentati un pochino o decisamente di piu' e torniamo al piacere delle ns passioni.
Viva il vintage ....