Ancora un pensierino sul Loudness

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    Concordo su tutto. Anche se si apprezza un marchio l'obiettività deve essere sempre al primo posto.
    Occorre avere mente aperta e sperimentare. Comunque, dopo lungo peregrinare ho deciso di costruirmi un impianto definitivo (!?!) con al centro un apparecchio Telefunken a valvole, il Telefunken Opus 2550. Questo sintoamplificatore a valvole aveva anche la possibilità di escludere completamente i controlli di tono. Insomma voglio provare e verificare, Il rebus sarà sempre l'accoppiamento ai diffusori. Provare…provare…provare...
     
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    Personalmente sono rimasto colpito, quasi folgorato, da due parole: "onestà intellettuale" che mi permetto di rubare per qualche pensiero fortemente scomposto.

    Onestà intellettuale.
    Due parole che non riesco a non reputare importanti. Sia da sole che assieme.
    Due parole il cui significato vedo affievolirsi giorno dopo giorno, sia singolarmente che assieme. Un po' in qualsiasi settore.

    Se è vero che il mercato ha la forza per creare la domanda e non solo l'azienda (pur furba che sia), si può parlare di onestà intellettuale funzionale alla "cultura dell'ascolto"? Come spiegare alle persone l'approccio giusto e sensato per ascoltare la musica? Come spiegare alle persone che ascoltare la musica nel modo giusto è un atto di cultura?

    Si può dire che potrebbe essere giusto che l'utente raggiunga una conoscenza ed un'esperienza tale da poter modificare le richieste di mercato? Che l'alta fedeltà dovrebbe essere qualcosa non legato solamente all'acquisto di un bene ma ad una questione più "elevata"?

    Non nascondo che mi è passato per la testa con dispiacere che alcune aziende per essere ricordate per gli approcci filosofici, debbano avere degli percorsi aziendali tendenti al suicidio o quando meno alla scarsa preoccupazione per la propria "salute".

    Come conciliare serenamente l'aspetto aziendalista-commerciale (vendere, vendere, vendere qualsiasi cosa, produrre, aumentare il fatturato, dominare il mercato) con l'aspetto culturale-etico (la cultura dell'ascolto, il buon senso, l'understatement, l'uso morigerato delle parole rispetto ai fatti etc)?

    Da un po' invece, percepisco tanto sciamanesimo, tanti abracadabra, tanti imbonitori, gente che ancora riferisce di percepire il microcontrasto dei cavi speaker da 300 euro al metro. E che ovviamente li compra. E se la ride di quelli che non ce li hanno. Ma d'altra parte, se c'è domanda, automaticamente viene fuori anche l'offerta...

    Mi spiace vedere che anche in aree di internet questi atteggiamenti vengono non solo discussi ma promossi ed incoraggiati. Per carità, viva il pluralismo, però, non so, penso mi sfugga qualcosa. O forse, di riflesso, sfugge agli avventori di quei "bar" virtuali.
     
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    A cosa potrebbe servire ripetere ciò che troppe volte mi sono lasciato andare a dire? Ovvero che siamo entrati da un pezzo in un nuovo medioevo? Un medioevo culturale, naturale evoluzione dello sgretolarsi di un modello.
    Un medioevo fatto di emerite teste di cazzo che si permettono di mettere in dubbio le parole di professori universitari e medici che ripetono che vaccinarsi è in moltissimi casi doveroso....fatto di cazzoni che dicono che gli ingegneri non capiscono niente di suono degli amplificatori....e che vale solo il parere degli ascoltoni (tanto per rimanere in tema)...
    Fatto di stronzissime ragazze che non contente di farsi rapire, temere per la propria vita, vedersi liberate a suon di soldoni dal governo italiano, ora dicono di voler tornare in Siria...giusto per farci spendere un altro pò di sani milioni per pagare ulteriori riscatti....
    Il problema è che sotto sotto queste persone sono attratte dal disfacimento del modello e vogliono accelerare il processo.
    L'ISIS a questo serve! (in realtà è una macchina succhiasoldi per fare soldi, sul sangue degli stronzi che ci credono)
    Il problema mio (parlo per me, per "onestà intellettuale") è che tutto ciò lo vedo, non posso fare a meno di vederlo e capirlo.
    E sono condannato a vederlo per chissà ancora quanto tempo....
    Se avessi 17 anni me ne sbatterei e avrei una parte attiva nel processo (nel senso che la passività in questo contesto è decisamente funzionale e quindi ATTIVA).
    Penserei alle cazzate che pensavo da diciassettenne, senza preoccuparmi del futuro.
    Il problema è che quel futuro che pensavamo di avere negli anni 70 non solo non è quello che immaginavamo ma è diventato "paura del futuro".
    E per un futuro questo è abbastanza grave...poichè comporta l'introduzione del concetto di retta tangente all'infinito, cosa che già in geometria poco mi ha sempre convinto, ma che nella storia ha trovato sempre il punto di tangenza...e non sto a dire come la storia chiama questi punti di tangenza......perchè si capisce benissimo.

    Telefunken! Ottimo apparecchio l'Opus 2550! Naturlich ce l'ho anch'io! :B):

    Quel sintoampli TFK lo comprai da una persona di una certa età, che lo aveva usato piuttosto poco.
    Subito mi dotai dei ricambi delle ECC808, che,sentivo, erano valvole pericolose perchè abbastanza rare.
    Quanto alle EL95...beh....a parte i numerosi ricambi nuovi, basterebbe saccheggiare un pò di Gelosini ai mercatini e diventa facile procurarsele.
    La cosa buffa di questo receiver è che all'interno c'è solo UN transistor! Ed è usato per.....pilotare la spia stereo del decoder!
    Hhihihih..
    La cosa bella è la sua estetica, il legno finemente lavorato, e naturalmente il portello anteriore.
    La cosa eccessiva sono le sue dimensioni: è veramente monumentale!
    La cosa interessante è il convogliatore di calore sopra le finali...
    La cosa ottima è ...possederlo già.
     
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    La cosa importante è avere sempre acceso il cervello con installato tanto buon senso e il giusto quantitativo di conoscenza. :) :rolleyes:
     
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    CITAZIONE (il_clod @ 24/3/2015, 10:30) 
    Personalmente sono rimasto colpito, quasi folgorato, da due parole: "onestà intellettuale" che mi permetto di rubare per qualche pensiero fortemente scomposto.

    Onestà intellettuale.
    Due parole che non riesco a non reputare importanti. Sia da sole che assieme.
    Due parole il cui significato vedo affievolirsi giorno dopo giorno, sia singolarmente che assieme. Un po' in qualsiasi settore.

    Se è vero che il mercato ha la forza per creare la domanda e non solo l'azienda (pur furba che sia), si può parlare di onestà intellettuale funzionale alla "cultura dell'ascolto"? Come spiegare alle persone l'approccio giusto e sensato per ascoltare la musica? Come spiegare alle persone che ascoltare la musica nel modo giusto è un atto di cultura?

    Si può dire che potrebbe essere giusto che l'utente raggiunga una conoscenza ed un'esperienza tale da poter modificare le richieste di mercato? Che l'alta fedeltà dovrebbe essere qualcosa non legato solamente all'acquisto di un bene ma ad una questione più "elevata"?

    Non nascondo che mi è passato per la testa con dispiacere che alcune aziende per essere ricordate per gli approcci filosofici, debbano avere degli percorsi aziendali tendenti al suicidio o quando meno alla scarsa preoccupazione per la propria "salute".

    Come conciliare serenamente l'aspetto aziendalista-commerciale (vendere, vendere, vendere qualsiasi cosa, produrre, aumentare il fatturato, dominare il mercato) con l'aspetto culturale-etico (la cultura dell'ascolto, il buon senso, l'understatement, l'uso morigerato delle parole rispetto ai fatti etc)?

    Da un po' invece, percepisco tanto sciamanesimo, tanti abracadabra, tanti imbonitori, gente che ancora riferisce di percepire il microcontrasto dei cavi speaker da 300 euro al metro. E che ovviamente li compra. E se la ride di quelli che non ce li hanno. Ma d'altra parte, se c'è domanda, automaticamente viene fuori anche l'offerta...

    Mi spiace vedere che anche in aree di internet questi atteggiamenti vengono non solo discussi ma promossi ed incoraggiati. Per carità, viva il pluralismo, però, non so, penso mi sfugga qualcosa. O forse, di riflesso, sfugge agli avventori di quei "bar" virtuali.

    Bel pensiero, grazie!
     
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19 replies since 30/1/2015, 15:21   500 views
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