Ancora un pensierino sul Loudness

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  1. il_clod
     
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    Vecchia conoscenza

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    Personalmente sono rimasto colpito, quasi folgorato, da due parole: "onestà intellettuale" che mi permetto di rubare per qualche pensiero fortemente scomposto.

    Onestà intellettuale.
    Due parole che non riesco a non reputare importanti. Sia da sole che assieme.
    Due parole il cui significato vedo affievolirsi giorno dopo giorno, sia singolarmente che assieme. Un po' in qualsiasi settore.

    Se è vero che il mercato ha la forza per creare la domanda e non solo l'azienda (pur furba che sia), si può parlare di onestà intellettuale funzionale alla "cultura dell'ascolto"? Come spiegare alle persone l'approccio giusto e sensato per ascoltare la musica? Come spiegare alle persone che ascoltare la musica nel modo giusto è un atto di cultura?

    Si può dire che potrebbe essere giusto che l'utente raggiunga una conoscenza ed un'esperienza tale da poter modificare le richieste di mercato? Che l'alta fedeltà dovrebbe essere qualcosa non legato solamente all'acquisto di un bene ma ad una questione più "elevata"?

    Non nascondo che mi è passato per la testa con dispiacere che alcune aziende per essere ricordate per gli approcci filosofici, debbano avere degli percorsi aziendali tendenti al suicidio o quando meno alla scarsa preoccupazione per la propria "salute".

    Come conciliare serenamente l'aspetto aziendalista-commerciale (vendere, vendere, vendere qualsiasi cosa, produrre, aumentare il fatturato, dominare il mercato) con l'aspetto culturale-etico (la cultura dell'ascolto, il buon senso, l'understatement, l'uso morigerato delle parole rispetto ai fatti etc)?

    Da un po' invece, percepisco tanto sciamanesimo, tanti abracadabra, tanti imbonitori, gente che ancora riferisce di percepire il microcontrasto dei cavi speaker da 300 euro al metro. E che ovviamente li compra. E se la ride di quelli che non ce li hanno. Ma d'altra parte, se c'è domanda, automaticamente viene fuori anche l'offerta...

    Mi spiace vedere che anche in aree di internet questi atteggiamenti vengono non solo discussi ma promossi ed incoraggiati. Per carità, viva il pluralismo, però, non so, penso mi sfugga qualcosa. O forse, di riflesso, sfugge agli avventori di quei "bar" virtuali.
     
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19 replies since 30/1/2015, 15:21   502 views
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