La grande sfida tra integrati anni 70

Test comparativi

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    Ci sarà in prova anche un Trio KA-5700?

    Grazie,

    Matteo
     
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    Può darsi.....la prima tornata di Japan si conclude con questo Technics, ma poi si ritornerà sui Japan.
     
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    OK Grazie.

    Matteo
     
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    Indubbiamente far crollare il fattore di smorzamento del sistema puo dare come sottoprodotto un certo ammorbidimento del suono. Magnifica i picchi di risonanza e di impedenza. Lo stesso effetto si ottiene inserendo delle resistenze di piccolo valore in serie a dei cavi di grossa sezione.
    Non e pero un modo molto ortodosso per andare a ottenere grandi risultati...perche a fronte di quell ammorbidimento si va a peggiorare altri parametri.
    Nel caso specifico sicuramente potrebbe giovare scaricare un po il fattore di controreazione la qual cosa avrebbe tra l altro come conseguenza un abbassamento del fattore di smorzamento con riflessi sul suono in qualche modo simili a quelli ottenibili col trucchetto dei cavi di piccola sezione.

    Edited by tunedguy57 - 6/3/2014, 21:58
     
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    Dunque....
    Stefano, non pretendo di dire cosa tu senta....non me lo permetterei mai. Pertanto rispetto le tue sensazioni, ma ci vuole una precisazione.
    Elettricamente, quando si scarica la controreazione di un amplificatore se ne aumenta la resistenza interna, e ci si allontana dalle condizioni ideali di generatore di tensione ideale, andando verso quelle del generatore di corrente ideale, ovvero quello di avere una resistenza interna infinita.
    Naturalmente si è ben lontani dall'avere una resistenza interna infinita.
    Al massimo si può andare verso valori intorno all'unità, ovvero verso valori simili a quelli dei valvolari.
    Ciò significa che si è in presenza di un fattore di smorzamento pari a 8 nel caso si usino diffusori a 8 ohm....oppure al preoccupante valore di 4 per diffusori a 4 ohm, essendo il damping il rapporto tra impedenza di carico e resistenza interna del generatore.
    Diminuire la sezione di cavi, se considerato solo dal punto di vista dei diffusori, equivale elettricamente a far loro vedere una maggiore resistenza interna dell'ampli, ovvero il sottoprodotto di una minore controreazione.
    Questo poichè la resistenza serie dei cavi va posta in serie a quella interna del generatore.
    Se l'amplificatore ha, diciamo, una resistenza interna di 0,1 ohm, usando cavi di piccola sezione non è difficile avere valori di resistenza anche di mezzo ohm (dipende ovviam dalla lunghezza e dalla sezione, e il valore è la somma delle resistenze dei due conduttori).
    Pertanto la resistenza interna passerà da 0,1 a 0,6.
    Ciò equivale a dire che su 8ohm si passa da un damping di 80 ad un damping di 13.3 periodico. (il damping si misura in valore assoluto essendo il rapporto di due resistenze)
    Una bella differenza!
    E' evidente che l'effetto sul suono di un ampli ove si sia diminuito il damping come sottoprodotto di una diminuzione del fattore di controreazione non può essere esattamente lo stesso indotto dall'uso di cavi di piccola sezione, ma per quel che riguarda la diminuzione dello smorzamento, necessariamente si.
    Va da sè che un cavo di piccola sezione oltre a magnificare i picchi di impedenza del carico, attenua anche il suono, e specialmente laddove il contenuto di energia è più elevato, ovvero alle frequenze basse.
    Per questo motivo è sbagliato rincorrere il risultato giocando sulla sezione di cavi casse: perchè le variazioni che vengono introdotte variano al variare del modulo di impedenza del carico, e anche alle caratteristiche dell'argomento.
    Detto questo, è possibilissimo che si possa preferire un ampli con maggiore controreazione (es: il 520) ma solo su determinati carichi.
    A tale proposito ricordo che negli anni 50 e 60, ovvero negli anni in cui si studiava veramente le questioni audio e anche molto a fondo, gli amplificatori più seri prevedevano la possibilità di adeguare la controreazione dipendentemente dai diffusori che andavano a pilotare.
    Lo stesso Marantz 8 nel manuale d'uso prevedeva la possibilità di cambiare dei valori sulla rete di controreazione, per trovare l'optimum con le casse in uso.
    Detto questo...non ho nessuna intenzione di trattare questo Technics come privilegiato, andando a fare prove migliorative! :lol: :lol: :lol: .....se suona da cozza allora vuol dire che è una cozza....hihihihih (si scherza ovviam)

    Edited by tunedguy57 - 7/3/2014, 18:06
     
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    Spero vivamente prenda parte al confronto anche il Marantz 1200 . Sarei curioso......
     
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    Qualcosa di Marantz ci sarà....è logico!

    Procediamo la tenzone con il nuovo pretendente:
    Come preannunciato si va in Europa e precisamente con un pezzo abbastanza particolare...non il solito tedesco o inglese...ma svizzero,
    anche se costruito in Germania....
    Gran classico degli impianti hifi "bene" degli anni 70, il Revox A78 è stato un amplificatore abbastanza sfortunato.
    Prima di tutto perchè se uno si comprava Revox di sicuro prendeva un registratore, e poi...ma proprio poi...un amplificatore.
    Non aiutò il fatto che questo amplificatore costava un occhio dalla testa, se confrontato con i suoi diretti concorrenti giapponesi.
    Il progetto veniva da lontano, dal padre...che si chiamava A50.
    Nessuno mai capì perchè si fosse sentita l'esigenza di cambiarne il nome, visto che all'interno l'A50 e l'A78 erano praticam identici.
    Evidentemente si pensò di spingere le vendite adeguando il nome a quello dell'open reel A77.
    Insieme all'A76, il tuner, questa triade era roba per pochi: costava parecchio portarsi a casa questi pezzi europei.
    Senza soffermarmi a tesser lodi per l'A76, celeberrimo e splendido tuner, passiamo a parlare di questo A78.
    Va detto che uno dei motivi dello scarso successo oltre al prezzo è stato il suo suono, arcigno e sparato sulle alte, apparentemente magro sulle basse. Poi...dopo anni di pregiato servizio questo diabolico integrato ha presentato un problema piuttosto grave, che ha afflitto l'intera produzione:
    Quei maledetti condensatori al tantalio bianchi della Frako! Responsabili di continui guasti per la irrefrenabile tendenza suicida che li ha caratterizzati dopo circa venti anni di età.
    Ad uno ad uno partivano tutti, obbligando a liberarsi dell'ampli tutti incazzati, oppure a ricapparlo del tutto, bonificandolo dalla demoniaca presenza di quei piccoli maiali suicidi.
    Cosa che ho fatto già diversi anni fa, stufo di scoprire ad ogni accensione la dipartita dell'ennesimo maialino bianco Frako...
    Insomma....liscio come mamma Revox lo aveva fatto suonava da cani....e la causa era proprio la presenza dei Frako tantalio.
    Poi quei piccoli bastardi si guastavano come gnomi del bosco incantato....
    Uno più uno...ci vuol poco a capire che è un amplificatore che si odia facilmente.
    Personalmente l'ho sempre considerato un mirabile modello costruttivo. Sia meccanico che elettronico (non sto parlando della circuitazione).
    Quando lo ricappai mi resi subito conto che..poverello....lui di suo sarebbe anche stato un amplificatore abbastanza normale, nel senso che non suonava poi male, con degli elettrolitici normali al posto dei tantalio.
    Ma non ci persi molto tempo ad ascoltarlo...cosa che invece ho fatto stavolta. -continua-

    revox-A78.01

    Edited by tunedguy57 - 14/1/2019, 11:15
     
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    L'A78 era fermo da almeno tre anni.
    Il ciclo di warm-up è stato più lungo del solito per questo.
    Ci sono voluti due giorni di uso per stabilizzare le sue prestazioni soniche.
    Sulle prime chiuso e dalle medie inarcate, bassi indietro.
    A mano a mano che il reforming degli elettrolitici procedeva, il suono si apriva e si faceva più corposo.
    Dopo tre giorni è partito il ciclo di prove.
    Il primo brano parte e la chitarra solista non è la temuta chiazza larga al centro ma è ben piantata a sinistra e non manda echi laterali inventati.
    L'accompagnamento è lì...finalmente si vede quanto è distante: poco! sono due tizi seduti a circa un metro e mezzo di distanza.
    Il dettaglio c'è tutto. Ma il suono è dolce. Sono più stupito che favorevolmente sorpreso. Lo stupore col tempo lascia spazio a un certo entusiasmo.....i piani sonori sono incredibilmente scanditi in profondità.
    Il basso è molto articolato e quasi eccessivo.
    L'ascolto procede e arrivano i programmi musicali a più alta dinamica. Mi faccio prendere la mano e spremo i watt. Sono tanti quaranta watt! Le Dynaco sopportano tranquille. Gli sbalzi dinamici passano indenni senza affaticarmi. Se non si esagera (ma il volume è veramente alto stavolta) questo Revox non si scompone e non raglia nei picchi musicali, lasciando (cosa questa sì, rara) lo stage sonoro dalle proporzioni inalterate fino quasi ai massimi volumi di cui è capace.
    Veramente non l'avrei mai detto!
    Non potevo immaginare che da ranocchio (con i tantalio della Frako) potesse diventare principe.
    E Principe per il momento lo è!
    Forse il piccolo Sansui produce un suono di primo acchito più piacevole. Ma non ha certo il dettaglio raffinato di questo Revox, e nemmeno lontanamente la stabilità del fronte sonoro, con i piani sonori mirabilmente stagliati in profondità.
    Mi ci separo malvolentieri....ma la prova deve continuare....
    Sono molto contento di aver scoperto di avere in casa un suono così....
    Nell'entusiasmo mi ricordo ora di non aver parlato nemmeno un pò del suo circuito.
    Lo farò prestissimo: nella prossima puntata. -continua-

    Aggiornamento del 28-01-2016:

    In questo amplificatore come anche nel Leak Delta 70 utilizzando l'ingresso Tape Monitor si saltano degli stadi attivi.
    In particolare tutta la sezione filtri e i due stadi attivi ad essa correlati.
    Non me n'ero accorto in precedenza.
    Ne deriva che entrando nel tape monitor (invece che in tuner ad esempio) il suono ne beneficia in termini di trasparenza e precisione degli attacchi.
    Già suona bene, costruito magnificamente, si riesce a trarne ancora qualcosa in più col trucchetto di entrare in tape monitor....quale altro contendente potrà scalzarlo dalla prima posizione?
    Corre cmnq l'obbligo di riportare quanto poco "si senta" all'ascolto lo stadio attivo precedente al controllo di volume, che in fondo abbastanza poco sottrae alla precisione della riproduzione.
    Tra l'altro la sua presenza disaccoppia assai bene gli ingressi ad alto livello il controllo di volume , rendendo l'ascolto alquanto indifferente alla posizione di quest'ultimo.
    Diciamo che in un certo senso ciò che si guadagna in termini di maggiore trasparenza viene compensato da una certa maggior precisione nella collocazione nello spazio delle figure sonore, e in modo indipendente dalla posizione del volume.


    -continua-

    Edited by tunedguy57 - 28/1/2016, 11:38
     
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    Porco can, prevedo un improvviso aumento delle quotazioni dell'A78 ! stress_h4h
     
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    Io l'ho ascoltato diversi anni fa, del tutto "liscio" e mi era parso non roba per me. Un suono "inarcato" (come dice Federico) - e detto in senso soltanto negativo - e aggressivo. Molto fastidioso.

    Tantalium's sound? Non saprei.

    Posso però dire che la rimozione dei tantalio nel 303 (suggeritami da Federico) mi è parsa assolutamente necessaria (poi si può - e si deve - discutere e provare come e cosa metterci, in relazione a tutto il resto della catena). Il fine tuning del 303 e il suo "accordamento" e all'ambiente e ai diffusori e al 33, per mezzo della calibrazione dei condensatori è stata una delle più belle esperienze di ascolto "pratico e interattivo" che ho fatto. Grazie a Federico.

    Replicata sull'integrato SABA VS80 (che aveva in ingresso coppia tantalica) ha comunque confermato la sua necessarietà. A mio modo di ascoltare.

    Che poi possano esserci altri apparecchi (tipo i cd player) che con i tantalio riescono a suonare bene è altra storia. Sulla quale sono possibilista. Anzi mi piacerebbe sentire da chi ne sa più di me.
     
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    Prima di passare al prossimo contendente, come promesso, farei una piccola analisi del circuito del Revox A78.
    Sia nello stadio phono che nello stadio linea troviamo la stessa configurazione di stadio, piuttosto interessante e abbastanza infrequente.
    In pratica, dopo un primo transistor a emettitore comune troviamo un secondo transistor collegato a questo in continua, caricato a sua volta con un terzo transistor, usato quale carico dinamico. Fin qui nulla di strano, questa configurazione non è rara, ed è stata usata ampiamente da Veraeker nei suoi progetti Naim degli anni 80. La differenza vera sta nel fatto che in base del terzo transistor viene iniettato in alternata (tramite un condensatore di alta capacità) il segnale amplificato dal secondo. In pratica questa coppia di transistor è connessa in serie in continua ma in parallelo in alternata. Qualcosa di simile a ciò che avviene nella configuarazione Totem Pole, ovvero SRPP, e ancora di più nei Mu-follower, con la differenza che questi stadi utilizzano tubi invece di transistor.
    Infine, non si tratta di un cascode, poichè manca la messa a massa in alternata della base del transistor superiore, connessa invece attivamente al segnale amplificato da quello sottostante.
    Il resto dell'amplificatore non presenta particolarità degne di nota, con uno stadio finale a simmetria quasi complementare e alimentazione simmetrica rispetto massa, con conseguente assenza di condensatore di uscita.
    L'alimentatore è notevolmente dimensionato e separato per i due finali fatta eccezione per il primario del trasformatore...cosa notevole!
    L'alimentatore stabilizzato della sezione preamplificatrice è un disegno classico, il ramo regolato è quello negativo, come nel Quad 303. La tensione è di 24 volt, abbastanza rassicurante per quel che riguarda la dinamica dello stadio phono, che è dotato di Riaa attiva.
    I controlli di tono non si avvalgono di potenziometri ma di commutatori a resistenze.
    La progettazione elettronica è raffinata quanto quella meccanica.
    Un amplificatore integrato di gran classe!
    A Cesare ciò che è di Cesare!
    -continua-

    Edited by tunedguy57 - 17/3/2014, 10:59
     
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    Ecco perchè non lo regalavano!
     
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    Qualcuno si sarà chiesto perchè questa rassegna ha avuto una battuta d'arresto. Il motivo è che non ho avuto proprio tempo da dedicargli.
    Ma è già pronto il materiale per riprendere il lavoro.
    stay tuned guys
     
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    Se qualcuno se l'è chiesto si è anche dato la risposta ....

    I test li fai veramente e ci vuole tempo! Altro che smacchiare i giaguari! Noi attendiamo.....
     
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    Tuned , i tuoi post sono sempre interessantissimi , attendo con ansia.....
     
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